Home » Ultime Notizie » Omicidio Michelle Causo, la mamma del presunto assassino: “Ho fatto una vita di sacrifici per lui. E ora?”

Omicidio Michelle Causo, la mamma del presunto assassino: “Ho fatto una vita di sacrifici per lui. E ora?”

Pubblicato il
Fiaccolata Michelle Causo Primavalle

Rabbia, dolore, sconcerto. E poi commozione che si farà giocoforza memoria. Una memoria che rimarrà ancora per lungo tempo nella testa degli affetti più cari di Michelle Causo e, forse, anche su qualche muro che nessuno oserà cancellare. Il dolore e l’empatia sono giustamente per le vittime di queste storie; ciò che spesso ci si dimentica è che esiste un dolore altro, che per molti rimane a metà. Sullo sfondo.

È quello di Angela, madre del presunto assassino di Michelle Causo, che vive oggi con la morte nel cuore. Morire rimanendo in vita è un qualcosa che pochi riescono a capire; troppa è la voglia di vendetta nei confronti di un ragazzo, cresciuto da una mamma sola e con tanti sacrifici, e che per estensione ingiustamente tocca anche i suoi parenti.

“Ho lavorato giorno e notte per lui. Sono morta anche io con Michelle”. Così la madre del presunto assassino

La sua casa è diventata una scena del crimine permanente. Da mercoledì la madre del diciassettenne manca da quelle stanze. Adesso è in una casa di accoglienza, ed è stata ascoltata dagli investigatori più volte. Più sola di prima, senza il suo unico figlio per il quale ha passato una vita intera di rinunce e sacrifici: “Mi sono sacrificata per lui, per garantirgli un futuro. Ho fatto di tutto, lavorando giorno e notte. Ciò che ha fatto mi devasta”, dice Angela in preda allo sgomento: “Sono morta anche io. Ha ucciso due donne, ha ucciso anche me”. Queste le parole rivolte agli inquirenti riportate da La Repubblica.

Omicidio Michelle Causo, lunedì il corteo organizzato dal suo liceo: attese migliaia di persone. Orario e percorso

Una vita umile, passata a pulire condomini

Era costretta a lasciarlo solo spesso, a causa delle interminabili ore di lavoro. Per andare avanti da sola e crescere suo figlio era necessario. E allora anni e anni a pulire i condomini di Primavalle, un teatro ora grigio e inguardabile a causa delle coltellate sferrate dal figlio a una giovane coetanea. Ma non poteva conoscere la totalità dello stile di vita del figlio. Angela ieri si è fatta forza ed è riuscita a tornare nel suo appartamento di via Dusmet per recuperare il cellulare e pochi effetti personali. Ha chiuso gli occhi e si è fatta strada nella sua stessa casa, per immaginare il meno possibile quella scena che ha reso il figlio, con tutta probabilità, un atroce assassino. Una volta uscita di casa, solo allora forse ha riaperto gli occhi. Lei Michelle non l’aveva mai conosciuta.

Il rapporto del diciassettenne con Michelle

Il ragazzo frequentava un’altra coetanea, ma negli ultimi mesi si erano allontanati. È stato allora che è nato un rapporto confidenziale con Michelle. Anche sua vita non era facile, una giovane vita con un unico punto di riferimento; la cara zia Viviana. Ma quella con il suo assassino non era una relazione affettiva tout court. Di ciò ne è convinto anche chi indaga. Lui aveva lasciato la scuola, lei forse stava per seguire la sua stessa strada. Le poche volte che Michelle si presentava a lezione lui si faceva trovare all’uscita per riaccompagnarla a casa. Era cambiata. Dal liceo Gassman raccontano che fosse assente, intorpidita, strana. “Michelle aveva perso la bussola soprattutto dopo la morte della nonna”, racconta chi la conosceva bene. La madre, Daniela, forse non aveva dato troppa importanza alla cosa, visto che da poco la figlia era stata a Napoli, portando a casa dei regali per tutti. E proprio Daniela, insieme al marito Gianluca, ha sempre contestato il movente del debito in denaro per pochi grammi di stupefacente: “Facciamola crollare questa ipotesi. Ammesso sia vero è una aggravante per lui”. 
Eppure pare ci sia proprio la droga sullo sfondo. Droga che attanaglia un po’ tutto il quartiere, soprattutto i giovani. Così diffusa che forse non ci si fa più caso. Così dentro la vita di questi ragazzi che ormai nessuno la nota più.

Impostazioni privacy