Giudizio immediato per il giovane, cittadino cingalese, che nel giugno scorso ha ucciso a Roma, nel quartiere Primavalle, Michelle Maria Causo per poi tentare di disfarsi del corpo lasciandolo su un carrello della spesa in strada. Il gip del Tribunale per i Minorenni ha accolto la richiesta del pm fissando il processo al 6 febbraio prossimo. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.
Michelle Causo, prima di essere assassinata fu vittima di abusi: papà dell’amichetta a processo
Cosa viene contestato all’imputato
All’imputato viene contestato l’omicidio aggravato, fra l’altro, dalla premeditazione, l’occultamento e il vilipendio di cadavere. I genitori della giovane vittima sono assistiti dagli avvocati Antonio Nebuloso e Claudia Di Brigida.
Michelle, i cui genitori sono assistiti dagli avvocati Antonio Nebuloso e Claudia Di Brigida, è stata uccisa in un appartamento di via Dusmet, nel quartiere alla periferia nord della Capitale. Il suo corpo, infilato in un sacco della spazzatura, è stato ritrovato poco distante. Il giovane lo scorso luglio aveva spiegato ai magistrati che la ragazza sarebbe entrata nel suo appartamento con l’intenzione di riscuotere un debito per della droga, aggredendolo. Lui, a quel punto, avrebbe preso dalla cucina il coltello.
La ricostruzione del delitto di Michelle Causo
Nell’appartamento era stata ritrovata anche una pistola giocattolo, sottoposta a perizie. Il minore non avrebbe ripulito la scena del crimine: sangue era ovunque a cominciare dall’androne del palazzo. A pochi giorni dal delitto, nelle strade del quartiere, si era svolta una fiaccolata con la famiglia e i compagni di scuola del liceo Gassmann della vittima.
Un momento commovente ma non privo di attimi di tensione quando la folla è arrivata sul luogo del ritrovamento del corpo, vicino ad alcuni cassonetti: “Dove sta lo Stato, devono buttare la chiave, devono morire in carcere” aveva gridato il padre di Michelle.