Massimiliano Moneta, il 57enne di Guidonia, in provincia di Roma, è stato ucciso a fucilate in Toscana, in un podere di Vada, frazione di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. I sospetti sono caduti subito sul suocero Antonino Fedele. L’omicidio sembra essere legato a vicende familiari. Ieri sera la moglie è apparsa in televisione per una lunga intervista.
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Massimiliano Moneta, parla la moglie: “Non sapevo nulla”
La moglie di Massimiliano Moneta ha rilasciato una lunga intervista a La Vita in Diretta, il programma di Rai Uno in onda giovedì 13 aprile. Alessandra Fedele, ancora moglie ma ormai separata da tempo da Massimiliano, ha detto quello che pensa di tutta la vicenda, compreso dell’indagato Antonino Fedele, che è ricercato in tutta Italia.
“Una tripla tragedia: per mio padre, per il mio ex marito, per i miei figli. L’epilogo peggiore per come poteva finire una situazione simile”. Queste le parole della ormai ex moglie di Massimiliano, alla quale viene chiesto anche di esprimere un parere sul padre, Antonino Fedele: “Non so dove sia, non so neppure se sia vivo. Non ho idea di cosa possa essere successo“, risponde Alessandra.
Stessa versione data agli inquirenti. Alessandra Fedele, infatti, da subito ha dichiarato di non sapere nulla su dove potesse essersi nascosto il padre e, addirittura, secondo quanto dichiarato non sapeva neanche dell’incontro dell’ex marito con il padre.
“Sono tre giorni che mi sto domandando perché lui fosse lì – ha detto Alessandra a La vita in diretta -. Non si sono mai incontrati in tre anni, non capisco perché si sarebbero dovuti incontrare proprio quel giorno”. Poi arriva la domanda cruciale, ovvero, se il padre possa aver ucciso per vendetta l’ex marito di lei: “Che devo pensare? Io sono nuovamente una vittima fondamentalmente, mi sento nuovamente una vittima”, ha risposto la donna.
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Gli avvocati di Alessandra Fedele: “Lei non era a conoscenza dell’incontro”
Gli avvocati di Alessandra Fedele, Corrado Testa, Luca Milani e Valeria Provenzano, hanno diffuso una nota per chiarire quelle che sembrerebbero essere delle imprecisioni riportate dai media: “L’udienza che si sarebbe dovuta svolgere nello stesso pomeriggio dell’11 aprile dinanzi al tribunale di Livorno era relativa a un procedimento penale che vedeva il signor Massimiliano Moneta imputato dei reati di sottrazione di minore e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice relativamente a fatti accaduti tra il mese di marzo e il mese di ottobre 2020″, scrivono i legali.
E sull’incontro tra il padre della donna e l’ex marito scrivono: “Non sono noti alla signora Alessandra Fedele i motivi per i quali si siano incontrati nel pomeriggio del giorno 11 aprile, incontro di cui la signora Fedele non era a conoscenza e cui non ha assolutamente preso parte”.
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