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Omicidio Caterina Ciurleo a Roma: fermati altri due uomini

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Il 23 maggio scorso l’81enne Caterina Ciurleo è stata raggiunta colpita da un proiettile mentre si trovava in auto con un’amica in zona Ponte di Nona. La donna è morta a causa delle ferite riportate e la Polizia di Stato ha avviato le indagini per risalire agli autori, finché ieri, giovedì 25 luglio, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica capitolina, hanno eseguito l’Ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un ventiquattrenne di origini rumene e di un ventitreenne di origini peruviane.

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Sparatoria a Roma, la Polizia Scientifica sul posto – ANSA (ilcorrieredellacitta.com)

La Ciurleo, ottantunenne, nel pomeriggio di quel giorno, mentre era all’interno dell’automobile di una sua amica in via Don Primo Mazzolari, era stata colpita da un proiettile calibro 9 esploso dagli occupanti di una Fiat 500 rossa che si era affiancata, percorrendo un tratto della carreggiata contromano, alla macchina sulla quale viaggiava la vittima. A causa delle ferite riportate la è morta il giorno seguente al Policlinico Tor Vergata.

La donna non era il reale bersaglio dell’agguato

L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile aveva da subito fatto emergere che la vittima non era il reale bersaglio dell’agguato, in quanto i colpi, almeno 5 calibro 9, erano stati esplosi in direzione di un’altra macchina che si trovava sulla medesima carreggiata percorsa dalla vittima.

Le indagini per risalire agli occupanti della 500 rossa

Ricostruita compiutamente la dinamica dell’evento, grazie anche all’acquisizione e all’analisi di svariate ore di sistemi di videosorveglianza della zona, è stato possibile raccogliere gravi indizi in merito alla commissione dell’omicidio da parte dei presunti autori, individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa dalla quale erano stati esplosi i proiettili fatali alla Ciurleo.

Sono in corso ulteriori accertamenti.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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