Roma. Arrivavano direttamente dalla periferia est di Roma, due dei presunti tre killer di Salvatore Bramucci, di 58 anni. A quanto si evince dalle ricostruzioni, la vittima era caduta in un agguato a colpi di arma da fuoco lo scorso 7 agosto a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo.
L’omicidio di Salvatore Bramucci: gli arresti ieri
Loro, i principali sospettati al momento, sarebbero due 48enni con precedenti (spaccio) che venivano dal quadrante est della Capitale. L’arresto per loro è arrivato nella mattinata di ieri, mercoledì 14 settembre, fermati rispettivamente a Ponte di Nona e via Prenestina. L’accusa che pende su di loro è di omicidio in concorso con l’aggravante della premeditazione. Le indagini hanno rivelato che i due presunti killer sono ben inseriti nel mondo della criminalità Capitale.
Le indagini e le modalità dell’uccisione
Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano a battere diverse piste investigative per cercare di risalire al terzo uomo, anche lui aveva preso parte al gruppo di fuoco di quel giorno. La vittima, Salvatore Bramucci, precedenti per usura, quel giorno era uscito alle 8 del mattino da casa sua e si era messo alla guida della sua Smart. Ad un tratto è stato bloccato e freddato a distanza ravvicinata con diversi colpi di arma da fuoco. Bramucci stava scontando una condanna per usura ed estorsione ai domiciliari. Secondo la pena, poteva uscire solamente sei ore al giorno. E quel giorno, Bramucci era uscito solamente da qualche minuto.
Leggi anche: Roma. Massacra di botte la compagna per farla prostituire, poi fugge per evitare l’arresto
Un piano premeditato dai killer
Le indagini della Procura della repubblica di Viterbo hanno messo subito in evidenza che l’omicidio fosse la conclusione di un piano già ben premeditato. Addirittura, secondo la Procura, i killer sarebbero stati così scrupolosi da effettuare diversi sopralluoghi nella zona nei giorni precedenti. I killer, inoltre, erano a bordo di due automobili, una delle quali è risultata essere oggetto di furto.
L’arresto e le operazioni
Così, alla fine delle indagini, alle prime luci dell’alba di ieri, decine di carabinieri del comando provinciale di Viterbo, con la collaborazione dei colleghi di Roma, di reparti speciali, quali il Ros e nucleo elicotteri di Pratica di Mare hanno eseguito l’arresto indicato nonchè svariate perquisizioni personali e locali. I soggetti sottoposti al provvedimento cautelare restrittivo sono stati associati presso la casa circondariale di Viterbo.