I cacciatori avevano deciso di andare a caccia nel territorio delle Isole Ponziane, con gli uccelli migratori che in vista dell’estate 2023 passavano sopra Ponza in direzione delle coste laziali. Prede facili, soprattutto per quei bracconieri che decidevano di sparare ai volatili nascosti tra le foreste i gli anfratti dell’arcipelago. Per partire equipaggiati nel loro agire ai danni degli animali, avevano trovato anche un modo per occultare le pallottole dei propri fucili agli occhi di eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine.
La retata antibracconaggio a Ponza
I militari della Stazione dei Carabinieri di Ponza, nel corso di mirati servizi antibracconaggio sulle isole di Ponza, Palmarola, Zannone, hanno rinvenuto in quelle località Montecoro, Punta di incenso e Cala Calata, opportunamente occultati all’interno di sacchetti di plastica interrati, nr. 571 cartucce (di cui nr. 444 cal. 20 e nr. 127 cal. 12), inesplose ed in ottimo stato, successivamente sottoposte a sequestro. Lo scopo è quello di impedire condotte illecite a danno dell’avifauna migratoria, in particolare, tortore, quaglie e rapaci che purtroppo sono spesso vittime di bracconieri.
Le azioni di caccia tra le Isole Ponziane
Le isole pontine rappresentano uno snodo fondamentale lungo le rotte migratorie dell’avifauna costituendo interesse internazionale in termini di conservazione della biodiversità. Purtroppo in questi territori il fenomeno del bracconaggio ha vasta diffusione, tanto da farle rientrate in uno sette ‘black spot’ (aree calde del bracconaggio italiano) individuati nel Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici. Le piccole isole del mediterraneo rappresentano infatti un luogo di sosta per milioni di uccelli, che vi si fermano durante il loro lungo viaggio verso le zone di nidificazione, che li porta a spostarsi in primavera dall’Africa verso l’Europa. L’attività dei militari dell’Arma è stata svolta in collaborazione con personale della L.A.C. (Lega per l’abolizione della caccia), che hanno istituito un presidio temporaneo al monitoraggio di attività illecite formato da un gruppo di volontari che ha lo scopo di monitorare e segnalare attività illecite di bracconaggio.
I carabinieri Forestali a Reggio Calabria per il bracconaggio. Salvati tre falchi