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Nuovo sfregio al Colosseo, turista incide il suo nome sul muro

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Secondo caso in venti giorni di sfregio presso le mura dell'Anfiteatro Flavio. Questa volta nel mirino una turista svizzera.

Dopo la bravata di un turista al Colosseo, per il simbolo del patrimonio artistico italiano non c’è pace. Quest’oggi una ragazza ha provato a incidere il proprio nome su un muro interno al monumento. Come la scorsa volta, la visitatrice proveniente dalla Svizzera si è fatta immortalare in video. L’episodio non è passata inosservata alla sicurezza del bene archeologico, che è subita intervenuta per il riconoscimento della giovane. 

Il nuovo sfregio al Colosseo

Poco dopo le 16 di questo pomeriggio, una turista svizzera minorenne e di 17 anni, è stata colta in flagrante mentre incideva la lettera iniziale del suo nome su un basamento del Colosseo. Colta sul fatto e senza nessuna giustificazione per il gravoso gesto verso il bene artistico italiano, la giovane è stata ripresa da una guida turistica italiana, che subito dopo ha allertato la vigilanza del Parco Archeologico del Colosseo. Osservato e preso atto del fatto, che si è ripetuto per la seconda volta in pochi giorni, gli stessi vigilanti a loro volta hanno chiamato i Carabinieri per intervenire sul posto e riconoscere la minorenne.

Carabinieri al Colosseo

Il fermo della turista elvetica

Ora la minore, presente a Roma perché in vacanza con la famiglia nella Capitale, è in stato di fermo presso la caserma capitolina del Comando Carabinieri di Piazza Venezia. L’accusa nei suoi confronti, come menzionato dai Carabinieri, è la violazione dell’articolo 518, ovvero quello che parla di deterioramento e deturpamento di beni culturali. La bravata della giovane, infatti, potrebbe costare caro alla giovane, che sicuramente incidendo il suo nome sul Colosseo ignorava le potenziali conseguenze per la legge italiana. 

La denuncia nei confronti della giovane

Ad aggravare il quadro della giovane, oltretutto, anche l’art. 19 della Polizia Urbana. Tale legge, che regola i comportamenti da usare in città, si occupa del divieto d’imbrattamento, disegno o incisione volto a rovinare il patrimonio artistico della città di Roma. La giovane è stata denunciata dai Carabinieri. 

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