La campagna vaccinale che corre (da oggi nel Lazio prendono il via le prenotazioni per la fascia d’età 5-11 anni), i casi che aumentano e il rischio di trascorrere il Capodanno e di concludere il 2021 in zona gialla. E’ questo il quadro della Regione Lazio, dove solo ieri si sono registrati 1.965 nuovi positivi con un incremento di 220 malati in più rispetto alla giornata di sabato. L’attenzione, ha ribadito più volte l’assessore alla Sanità D’Amato, deve essere alta perché la battaglia, purtroppo, non si può ancora dire conclusa e sono tante le ipotesi sul tavolo per cercare di ritornare alla normalità. Anche se questo, forse, potrebbe significare ulteriori restrizioni per chi ha deciso di non vaccinarsi.
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Lockdown per i no vax nel Lazio?
L’Assessore D’Amato non sembrerebbe essere contrario a un lockdown solo per i non vaccinati. Anzi, ai suoi occhi potrebbe essere una misura ‘praticabile’ e lo ha detto con fermezza alle pagine de Il Messaggero. “Se ci deve essere un lockdown, è giusto che sia solo per i non vaccinati. Non può essere penalizzato chi ha mostrato il massimo livello di collaborazione e responsabilità. Con i numeri attuali, non mi aspetto che si arrivi alla necessità di un lockdown, ma il virus ci ha insegnato che è imprevedibile. E se ci fossero ulteriori restrizioni, non devono essere generalizzate” – ha dichiarato.
Zona gialla nel Lazio a Capodanno?
I casi nel Lazio sono in aumento e su questo non c’è (purtroppo) nessun dubbio, ma è pur vero che l’anno scorso di questi tempi i numeri dei ricoverati e delle terapie intensive facevano ancora più paura. “Teniamo conto di una cosa: i non vaccinati in percentuale sono pochi, ma parliamo comunque, solo nel Lazio, di 400mila persone. Soprattutto nella fascia d’età 40-49 anni. I 20enni si sono vaccinati di più” – ha spiegato il Responsabile alla Sanità della Regione. Eppure, il rischio per il Lazio di concludere l’anno in zona gialla c’è. “Dopo Capodanno però potrebbe esserci un cambio di fascia. I nostri tecnici considerano l’effetto feste e cenoni. Ma non ci sarebbero stravolgimenti rispetto a oggi, la mascherina all’aperto è obbligatoria già in molte zone e i 4 posti a tavola al ristorante sono largamente diffusi”. A dimostrazione che il virus ancora c’è e che non è il momento di abbassare la guardia.