Dovrebbe arrivare oggi la firma del neo Premier Mario Draghi con il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile. Prima la cabina di regia, poi l’incontro in giornata con i governatori. Ma cosa cambierà? Quello che pare certo è che anche Pasqua (come tutte le altre festività) sarà all’insegna della prudenza: l’incubo della terza ondata e delle varianti che avanzano nel nostro paese – da quella inglese a quella brasiliana – si fa sempre più ingombrante. Serve, perciò, massima attenzione in un’Italia che resta suddivisa in zone colorate a seconda del rischio. Resta il coprifuoco (la Sardegna, prima Regione bianca in Italia ha deciso di istituire il rientro nelle abitazioni alle 23.30), l’obbligo di mascherine (all’aperto e al chiuso), il distanziamento e il divieto di spostamento tra Regioni (anche quelle in zona gialla) prorogato fino al 27 marzo, ma è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ma vediamo quali sono le novità e quali sono quelle attività ancora in bilico.
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Bar e ristoranti: cosa cambia con il nuovo Dpcm
I ristoratori speravano nella riapertura serale, almeno nei territori in fascia gialla. Ma così non sarà. Bar e ristoranti nelle Regioni/Province Autonome in zona gialla possono lavorare come sempre dalle 5 alle 18, al tavolo possono essere servire quattro persone al massimo, a meno che non siano conviventi. Resta il divieto di asporto dopo le 18 per bar ed esercizi simili senza cucina. Nelle zone arancioni e rosse, bar e ristoranti sono chiusi: sì all’asporto e alle consegne a domicilio.
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Quando riaprono palestre e piscine?
Per palestre e piscine, le regole dettate dal Cts per un allenamento in sicurezza ci sono, ma per gli scienziati è meglio slittare la riapertura. Dal 6 marzo al 6 aprile, le palestre e le piscine restano chiuse, così come gli impianti sciistici. In zona rossa l’attività motoria si può fare, a patto che sia svolta nei pressi dell’abitazione. Eccezione per la fascia bianca, dove si ritorna lentamente alla normalità e anche queste attività possono riaprire i battenti.
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Negozi, centri commerciali, parrucchieri e barbieri
I negozi nelle zone gialle/arancioni restano aperti, ma il dubbio c’è sulla loro apertura in quelle Regioni/ Province Autonome in fascia rossa. Secondo il parere degli esperti, se si chiudono le scuole bisogna che anche i negozi abbassino la saracinesca. Inoltre, come spiega Il Corriere della Sera, nelle zone rosse i parrucchieri e i barbieri questa volta non possono aprire.
Nel weekend resta la chiusura di tutti gli esercizi commerciali (a eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di generi alimentari, tabacchi) che si trovano all’interno dei centri commerciali.
Spostamenti e seconde case, nuovo Dpcm
L’Italia resta suddivisa in zone colorate: arancione, rosso, giallo e ora anche arancione scuro/rafforzato. Ma con dei cambiamenti per quanto riguarda gli spostamenti e le seconde case. Chi vive in zona gialla o arancione può raggiungere le seconde case anche se si trovano fuori Regione (ma non in fascia arancione scuro o zona rossa), discorso diverso per tutti coloro che sono in fascia arancione scuro o rosso perché in questo caso c’è il divieto.