Nuovo Dpcm: sarà molto probabilmente oggi, 12 ottobre, la data in cui il Governo cercherà di approvare il provvedimento. Lo ha annunciato il Premier Giuseppe Conte, al termine del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Scuola di medicina di Taranto. Intanto ecco la bozza del decreto.
Le nuove regole
Confermato l’obbligo di tenere la mascherina in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico “salvo i casi di comprovata impossibilità per particolari soggetti”. E’ quanto si legge nella bozza del prossimo Dpcm sull’emergenza Coronavirus.
La quarantena scende a 10 giorni
Sono state individuate 4 diverse tipologie di situazioni: i positivi asintomatici, i positivi sintomatici, i positivi asintomatici che non riescono a negativizzarsi e i contatti stretti.
I positivi asintomatici dovranno osservare 10 giorni di isolamento a partire dalla diagnosi di positività, dopodiché dovranno sottoporsi a tampone molecolare. 10 giorni di quarantena anche per i sintomatici: la differenza è che per sottoporsi al tampone molecolare devono essere passati almeno 3 giorni senza sintomi. I positivi che non riescono a negativizzarsi dovranno fare 10 dieci giorni di quarantena e tampone molecolare, ma il loro l’isolamento durerà in tutto 21 giorni perché a quel punto la carica virale sarà talmente bassa da non essere contagiosa.
Le mascherine anche in casa
Nel Dpcm il governo inserirà la previsione delle mascherine all’aperto che ha già messo in termini generali nel decreto legge. “Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi”. Così a quanto si apprende il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con gli enti locali sul nuovo dpcm. “Non riteniamo di introdurre una norma vincolante – aggiunge il premier- ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”.
Chiusura anticipata dei locali
Anche per quanto riguarda i locali senza servizio al tavolo ci sarebbe una vera e propria rivoluzione: si pensa infatti di vietare il consumo di cibo e bevande all’aperto dalle 21, per evitare gli assembramenti. Per quanto riguarda ristoranti, pub e locali con servizio al tavolo, l’idea è quella di anticipare la chiusura a mezzanotte.
Non più di 1000 persone negli stadi
Resta il limite di mille spettatori negli stadi e negli impianti sportivi all’aperto. È la proposta del governo alla cabina di regia con gli enti locali. Le Regioni chiedevano di consentire un’affluenza al 15%, mentre la proposta dell’esecutivo prevede il 10% della capienza senza sforare il tetto dei mille.
Sport di contatto a livello amatoriale
Niente più partite di calcetto – ma neanche incontri di basket – a livello amatoriale: sono consentiti solo per professionisti o a livello dilettantistico, nelle società che adottano tutti i protocolli previsti dalla normativa per limitare i contagi.
Feste in casa: raccomandazioni per limitare gli invitati
Per quanto riguarda le feste in casa, si sta ancora discutendo il punto. Alcuni ministri stanno infatti insistendo affinché vengano vietate, ma il pare che l’orientamento sia quello di limitare il numero degli invitati. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte incontrando gli enti locali nel corso della cabina di regia ha detto che il governo inserirà nel testo una “forte raccomandazione” a non tenere feste con più di 6 partecipanti. La norma sarà discussa anche nel corso della riunione di maggioranza che si terrà questa sera. Ma tra i ministri sembra prevalere la posizione di chi non vuole inserire un divieto per legge, ma come suggerito dal premier, una forte raccomandazione.
Matrimoni e funerali, le nuove regole
Matrimoni e funerali, ma anche comunioni e cresime, potranno svolgersi con le stesse regole attuali, ma secondo quanto in approvazione in queste ore, da confermare con il nuovo DPCM – con un limite massimo di 30 persone. Questo vale per le cerimonie non ancora confermate.
Ipotesi lezioni a distanza
Nel caso in cui il governo decidesse di ridurre la capienza massima dei bus dall’attuale 80 per cento, per ridurre la pressione sul sistema di trasporto pubblico locale alcuni governatori hanno proposto di far tenere lezioni a distanza alle superiori. La proposta è stata portata al tavolo della cabina di regia riunita a palazzo Chigi e il governo la tiene in considerazione, qualora si decidesse di ridurre la capienza massima del Tpl.
Le parole del Ministro Speranza
“Il lockdown vogliamo evitarlo e per questo prevederemo nuove norme più restrittive. Siamo in una fase diversa e abbiamo bisogno di maggiore rigore da parte di tutti. Ciò che non è essenziale va gestito con la massima responsabilità. Interverremo sulle feste, sugli orari dei locali per evitare assembramenti. Questo è il messaggio giusto da dare in questo momento”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso della trasmissione di Raitre “Che tempo che fa”, parlando delle misure contenute nel prossimo Dpcm. “Ad oggi il 75% del contagio avviene tra le relazioni familiari o tra le relazioni strette. Questo vuol dire che con gli sconosciuti manteniamo le distanze, ma quando incontriamo persone con cui siamo in confidenza, parenti o amici, tendiamo ad abbassare la guardia. Quindi dobbiamo fare uno sforzo anche nelle relazioni più strette”, ha precisato Speranza.