Gioca sull’ironia la street artist Laika, che ha deciso di pubblicare la sua nuova opera nella Garbatella. Nel quartiere romano per eccellenza della Resistenza, l’artista ha voluto ironizzare sulle ultime dichiarazioni del presidente Ignazio La Russa riguardo il 25 Aprile. Nel disegno, intitolato “Mia nonna partigiana è ancor arrabbiata”, lo stesso Presidente del Senato viene inseguito da un’anziana signora partigiana, che munita di fazzoletto rosso al collo e mattarello in legno cercherebbe di raggiungere la seconda carica dello Stato Italiano.
Laika immortala La Russa nella sua opera a Garbatella
Non è un caso che l’opera venga resa pubblica oggi e soprattutto il luogo dove viene esposta: la Garbatella della Resistenza al nazi-fascismo e soprattutto a 24 ore dalla ricorrenza del 25 Aprile. L’artista coglie l’occasione per ricordare a Ignazio La Russa cosa significa oggi essere Italia e soprattutto avere un sistema democratico: “Questa Repubblica è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo: ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita, di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento, di chi ha sofferto. La storia non si riscrive -spiega Laika- La memoria va preservata, protetta: è compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più”.
Le parole di La Russa sul 25 Aprile
Ogni dichiarazione del presidente La Russa, almeno negli ultimi tempi, ha reso incandescente il palcoscenico politico italiano. In tal senso, se da una parte la sinistra tende a strumentalizzare le parole del Governo guidato da Giorgia Meloni, la stessa maggioranza – anche attraverso il Presidente del Senato – prova a compiere un forzato revisionismo storico. Ci provò con le motivazioni dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine e ci ha ritentato in questi giorni con il modello valoriale dietro la Costituzione Italiana, che lo stesso La Russa ha definito “lontana dall’Antifascismo”. Eppure quei padri che la scrissero, almeno per coerenza storica, fecero tutti l’esperienza della Resistenza italiana contro il nazismo e il regime fascista.
Roma, rimosso il murale di Laika della donna afghana coi tacchi rossi