Proseguono le proteste contro l’inceneritore di Roma, che sarà costruito nella zona di via Ardeatina via Cancelliera al confine con Ardea, Albano e Pomezia. A un anno dall’annuncio del Sindaco di Roma Gualtieri di realizzare l’inceneritore per il trattamento di 600.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno, Legambiente è pronta a dire ‘No’ con una nuova manifestazione.
la manifestazione di Legambiente contro l’inceneritore di Roma
Legambiente ha promosso l’appuntamento per il 19 aprile a piazza del Campidoglio. “No all’inceneritore. Si a economia circolare, salute e ambiente”. Questo lo slogan della manifestazione in accordo con Rete Tutela Roma Sud e Castelli Romani, e insieme a tanti comitati ed associazioni.
“Il 19 aprile saremo a Piazza del Campidoglio – dichiarano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente – per rivolgerci tutti insieme all’amministrazione, convinti che nella gestione dei rifiuti a Roma si possano concretizzare innovazioni ambientali e tecnologiche, senza costruire alcun mostruoso inceneritore”.
Termovalorizzatore di Roma, comprati i terreni al confine con Pomezia: costo 7.5 milioni di euro
“A un anno esatto – prosegue – da quando il sindaco Gualtieri annunciava l’intenzione di realizzare l’impianto di incenerimento e termovalorizzazione, dopo aver generato insieme a CGIL un’importante e concreta proposta alternativa, animato con i nostri circoli confronti e dibattiti sui territori, presentato la nostra opposizione al TAR, saremo davanti a Palazzo Senatorio con le nostre proposte e insieme a sindacati, associazioni, reti e comitati che hanno animato l’opposizione all’inceneritore, ma anche con i Sindaci dei Comuni dell’area a sud di Roma e a quanti sostengono la strada per economia circolare”.
“Porta a porta, aumento della differenziata, nuove isole ecologiche, impianti per la trasformazione del rifiuto in materia prima seconda a partire dai biodigestori anaerobici per la frazione organica, impianti per le frazioni oggi non raccolte come prodotti assorbenti, terre rare, tessile … è così che si possono trasformare i rifiuti in risorsa, creando lavoro, ricchezza e qualità ambientale”.
“Con l’inceneritore invece – conclude -, la Capitale piomberebbe indietro di vent’anni, costringendo i cittadini del futuro a produrre indifferenziata per alimentarne i forni, con decenni di enorme impatto inquinante e climalterante: un altro gravissimo errore come quando si è condannata la capitale a decenni di dittatura della discarica di Malagrotta o agli ultimi anni di totale immobilismo nella crescita della differenziata. Per tutto questo ci vedremo il 19 aprile al Campidoglio, chiedendo di partecipare a quanti sostengono che un mondo diverso sia davvero possibile anche a Roma”.
Sindaci e sindacati presenti il 19 aprile
Alla manifestazione parteciperanno tra gli altri i Sindaci di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Marino, CGIL Roma e Lazio, Forum Ambientalista, Legambiente, #PerLeFutureGenerazioni, Officine Civiche Ciampino, Rete Ecosocialista Roma.
Prenderà parte anche Rete Tutela Roma Sud e Castelli (della quale fanno parte Associazione FARE Castelli, Comitato di quartiere S.Palomba, Comitato No Inceneritore a S.Palomba, Circolo Legambiente Appia Sud “Il Riccio”, Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale, Comitato di quartiere Pavona Uno, Comitato di quartiere Villa Ferrajoli, Associazione Fabrica Albano, Comitato Io Amo via S. Maria in Formarola, Italia Nostra Sezione Castelli Romani, Azienda Agricola Terra Canta, Associazione per il Cambiamento, Formiche Energie Positive Marino, Associazione Vedere Altrimenti, Comitato di Quartiere Albano Centro Storico, Comitato di Quartiere Tor Paluzzi, Comitato di Quartiere Miramare, Comitato di Quartiere Montagnano, ANPI quadrante Cestelli Romani, Archeoclub Aricino Nemorense). Presente anche Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, VAS, WWF Roma, Zero Waste.