Si trova agli arresti domiciliari il netturbino di Riano, accusato nei giorni scorsi di aver stuprato diverse donne a Nord di Roma. Cinque, stando anche alle denunce giunte nelle ultime ore, ma sono in corso ulteriori verifiche per accertare l’effettivo numero delle vittime. Un caso che ha sconvolto anche i detenuti del carcere di Regina Coeli, dove il presunto stupratore si trovava dalla settimana scorsa: alcuni di loro si sarebbero scagliati contro il netturbino, malmenandolo e rendendo quindi necessario il trasferimento in un’altra struttura in attesa di giudizio.
Picchiato nel carcere dai detenuti, lo trasferiscono ai domiciliari
Considerata la scia di aggressioni dietro le sbarre, per il netturbino sono stati disposti perciò i domiciliari presso la casa della sorella, a Cerveteri. Lì l’uomo è sotto osservazione tramite braccialetto elettronico di sorveglianza.
Nel frattempo gli episodi riconducibili al presunto stupratore salgono a dismisura: dal primo, che ha scoverchiato un modus operandi, altre donne hanno trovato il coraggio di denunciare, salendo a cinque vittime accertate. Le ultime si sono presentate al commissariato di Flaminio Nuovo riconoscendo l’uomo dopo giorni di cronache in cui era protagonista.
Madre e figlia tra le vittime di stupro
Stando al racconto delle due donne, l’ultimo caso in cui figurerebbe il netturbino riguarderebbe madre e figlia, entrambe vittime di violenza. Come per le altre donne, l’uomo le avrebbe adescate sui social e poi avrebbe preso un caffè con loro, narcotizzandole. Dopo quel caffè, per le due, solo buio e ricordi sbiaditi, ma non sull’autore del presunto stupro, che hanno riconosciuto e tenuto a denunciare.
Gli inquirenti stanno comunque passando in rassegna il materiale estrapolato dai video e dalle foto emerse dalle chat del netturbino, a cui è stato sequestrato il telefono. Le motivazioni che emergono dall’ordinanza del gip parlano di un soggetto che, applicando sempre la medesima strategia, era intenzionato a ridurre le donne in uno stato di menomazione per soddisfare i propri impulsi sessuali. Per assecondate questo scopo, avrebbe utilizzato un mix di alcol e sostanze farmacologiche, per stordirle e approfittare di loro.