Sono bastate poche ore ai vandali per organizzarsi. E nella notte hanno colpito. A Nettuno il Palazzetto dello Sport, appena rientrato in possesso del Comune dopo l’ordinanza emessa dal Commissario Straordinario Bruno Strati, è stato ricoperto di scritte oscene.
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L’ordinanza di sgombero
Ma andiamo per gradi. Il 27 giugno il Dirigente firma l’ordinanza n. 112, con la quale si obbligano le due società che operano all’interno del palazzetto, la Polisportiva Giubileo 2000 e la New Body Zone, a lasciare la struttura entro 5 giorni.
Nell’ordinanza si legge che le due società sono “occupanti” della struttura. L’ente proprietario, infatti, è il Comune. Se non il Palazzetto non dovesse essere sgomberato, viene riportato nell’ordinanza, si provvederà con l’assistenza delle forze dell’ordine. Ma lo sgombero avviene senza problemi. Le due società lasciano la struttura nel giro di poche ore. Ieri, 28 giugno, è stato lasciato.
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Le scritte vandaliche
Da oggi il palazzetto risulta chiuso e tornato al Comune. Ma con una sorpresa. Una brutta sorpresa. Qualcuno, presumibilmente nella notte, ha vandalizzato i muri. Scritte minacciose, specialmente una. “Chiama Dio, che ho una cosa da dirgli, una lama da offrirgli, una gola da aprirgli”. L’incursione è rivendicata da un gruppo che si firma come XVI Religion, nome “rubato” a un collettivo rap veneto. Infatti la frase è tratta da una canzone di questo gruppo, 16 Barre, il cui testo è alquanto inquietante.
Al momento nessuno sa chi siano gli autori materiali delle scritte, a chi siano indirizzate e cosa ci sia dietro.
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