La ‘Ndrangheta è di casa a Roma, e la lista dei locali controllati dalle cosche e dai loro sottoufficiali è davvero lunga: bar, ristoranti, rosticcerie, panifici sparsi a macchia di leopardo su tutto il territorio della Capitale per i loro loschi affari, tra cui il riciclaggio di denaro che va per la maggiore. Alcuni di questi, addirittura, vengono impiegati per veri e proprio summit summit del clan capeggiato da Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro. Le loro lunghe mani si avvinghiano ai luoghi più impensabili, e sono davvero in ogni luogo, dal centro alle periferie, quasi ad indicare il possesso completo e totalizzante del territorio.
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Nelle ultime ore, dunque, un’operazione di enorme rilievo che ha segnato un colpo durissimo alle organizzazioni criminali, infliggendo un danno importante. Il gruppo criminale incastrato dalle operazioni in questione aveva lo scopo di acquisire, con minacce e violenza, la gestione delle attività commerciali del settore ittico e della panificazione soprattutto, e parallelamente coprirne la riconducibilità delle proprietà a intestazione fittizie. Il tutto con lo stesso modus operandi, tipico delle associazioni mafiose: l’impiego della forza intimidatoria nei confronti delle loro vittime per raggiugnere i propri scopi, grazie alla quale si garantivano anche gli incassi imprenditoriali delle aziende acquisite. L’operazione ha portato oggi all’arresto di 26 persone accusate di fare parte di una «locale» ‘ Ndrangheta che operava da anni nella Capitale, con una lunga serie di crimini simili alle spalle. Oltre agli arresti (24 finite in carcere, 2 ai domiciliari), sono stati sequestrati 100 milioni di euro e poste sotto sequestro 25 società in totale. Le accuse accumulatesi nei confronti degli indagati sono, a seconda delle posizioni, di associazione mafiosa, sequestro di persona e fittizia intestazione di beni.
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I nomi dei locali sotto il controllo della ‘Ndrangheta
Ecco la lista dei locali posti sotto sequestro e che fino al 2018 risultano controllati da Vincenzo Alvaro:
1- Gran caffè Cellini e tabaccheria, piazza Capecelatro n 15/18
2- Bar clementi, via Gallia
3- Ristorante all’Angoletto, via Norcia 69. Usato da Alvaro Vincenzo per i summit
4- panificazione I templari Srl: qui Sebastiano Sorgonà si sostituiva a Vincenzo Alvaro nella gestione occulta
5- Ru.pa 2020 via nocera umbra 96 dove aveva sede anche il ristorante Binario 96 gestito tramite la “station food Srl” di fatto riconducibile a Vincenzo Alvaro
6- Pastallauovo via Pasquale Alecce 31/37
7- Prontomar Roma srl via Nomentana 233
8- Bar Pedone, via Ponzio Comito
9- Ristorante a Fonte Nuova, via Paombarese 235
10- Briciole e delizie (pane etc) via Eurialo 7/a;7/b e via Camilla 11/13
11- Bar Tintoretto, via del Tintoretto 118/120
12- Bar Alla 49, via Selinunte 65/71