Milano. Aveva solamente 54 anni e da qualche tempo era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Mino Raiola ci ha lasciati nelle ultime ore. A dare l’annuncio ufficiale è stata la famiglia stessa tramite i canali social, la quale ha aggiunto che ”ha combattuto e lottato fino alla fine dei suoi giorni”.
Il triste annuncio della famiglia sui social
Le parole dell’annuncio doloroso: ”Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre”, questo quello che si legge nel messaggio comparso su Twitter e che ha lasciato una profonda ed insanabile tristezza tra coloro che lo seguivano e conoscevano.
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La fama internazionale del procuratore di Nocera Inferiore
Con tutte le sue forze ha lottato, senza mai lasciarsi abbattere o scoraggiare, proprio come faceva per difendere i suoi calciatori. Era una garanzia per il suo settore: bravo, potente e temuto. Per molti anni, l’agente sportivo di Nocera Inferiore è stato un punto di riferimento fondamentale nel mondo del calciomercato. Molti sono i talenti passati sotto la sua ala, tra i quali ricordiamo: Gianluigi Donnarumma, Marco Verratti, Denzel Dumfries, Paul Pogba, Alessio Romagnoli, Henrikh Mkhitaryan, Luca Pellegrini. Nomi altisonanti, promesse prima e campioni poi del calcio contemporaneo. Tutti ad altissimo livello sportivo.
Chi era Mino Raiola
La fama di Mino Raiola era soverchiante in tutto il mondo. All’anagrafe era Carmine Raiola, noto col nome di Mino, originario di Nocera Inferiore. Si trasferisce giovanissimo in Olanda ad Haarlem e il suo spirito imprenditoriale non tarda a farsi riconoscere. All’età di soli 16 anni inizia a gestire l’attività di famiglia con una certa passione. Prima una paninoteca che diventa pizzeria, poi un ristorante di lusso e successo. Ma, in tutto questo, la sua passione rimane ancora sopita: quella per il calcio.
Nasce una stella: la prima grande trattativa
Allora Mino decide di unire le sue spiccate capacità affaristiche e la sua sensibilità di mercato proprio al mondo del pallone e nel 1987 a soli vent’anni, diventa ufficialmente il responsabile del settore giovanile della squadra dell’Haarlem. La gestione degli affari e dei contratti gli riesce facile, è nelle sue corde da sempre, e così arriva anche la sua prima grande trattativa: nell’anno 1993 porta Dennis Bergkamp e Wilhelm Jonk dall’Ajax all’Inter per 25 miliardi di lire. Da questo momento in poi, nasce una stella destinata a diventare un simbolo per gli anni a venire.