Rischia di aggravarsi la posizione della pirata della strada che ha investito, e ucciso, il giovane Francesco Valdiserri. Chi sta indagando sulla morte del ragazzo, attraverso una perizia vorrebbe constatare la reale velocità della Suzuki Swift al momento dell’incidente. Infatti, oltre allo stato di guida sotto l’effetto di alcol, per la ragazza potrebbe aggravarsi la sua situazione penale anche con l’eccesso di velocità guidando la propria auto.
Infatti, come constatato dalle indagini, la ragazza prima di investire Francesco non avrebbe nemmeno provato a frenare la propria macchina: una situazione che avrebbe schiacciato il ragazzo contro un muretto, non lasciandogli via di scampo. Per accertare questa dinamica dell’incidente, servirà comunque una perizia tecnica sul veicolo. Il pm, Erminio Amelio, vorrebbe dimostrare come la Suzuki corresse oltre i 70 km/h, oltretutto in una zona urbana e dove il limite consentito è 50 km/h.
Le conseguenze sulla pirata della strada
Se venisse confermato il fattore velocità, per la donna, 23enne, si aggraverebbe ulteriormente il profilo penale. Infatti, se unito alla guida in stato di ebrezza, la richiesta di pena per lei potrebbe arrivare ai 15 anni da scontare all’interno di un carcere.
Francesco Valdiserri travolto e ucciso da una 23enne ubriaca e drogata. Totti: ‘Sarai un angelo’