Sono tantissimi i casi di morbillo a Roma e nel Lazio da dicembre a oggi. Gli esperti consigliano di vaccinarsi, soprattutto se non lo si ha mai avuto.
Allarme epidemia di morbillo a Roma e nel Lazio. Le persone più esposte però non sono tanto soggetti fragili, bambini e personale ospedaliero. Sembra infatti che a contrarre di più il virus stavolta sia una determinata fascia della popolazione che sarebbe dovuta essere già immune. Contrariamente alle aspettative, invece, i contagi stanno aumentando e gli esperti consigliano di correre ai ripari onde evitare focolai e contagi da malattie infettive. “Da dicembre è in atto una ripresa sensibile dei casi di morbillo tra gli adulti”, ha spiegato al Messaggero Emanuele Nicastri, direttore dell’unità di Malattie infettive ad alta intensità di cura dell’ospedale Spallanzani di Roma.
Allarme epidemia morbillo a Roma: a rischio soprattutto gli over ‘30
Tra le persone più colpite dal morbillo quest’anno ci sarebbe gli adulti nella fascia 35-36 anni. Il motivo dipende dall’obbligo vaccinale che, come spiega Nicastri, fino al 2017 non era obbligatorio. Il ministero della Salute, con una circolare, lo ha poi introdotto a ritroso nella popolazione fino agli anni 2000. Tuttavia ci sono ancora persone che non lo hanno fatto, quasi la totalità a dire il vero, tra quelle nate negli anni ’90 che rischiano di essere contagiate per mancanza di anticorpi, a meno che non siano state già contagiate.
Unica nota positiva, invece, è che le misure di prevenzione per il Covid sia tra il personale sanitario, sia tra i famigliari dei positivi, stanno limitando il numero di casi secondari, cioè delle persone che contraggono il virus per contagio. Tuttavia, bisognerà ancora prestare attenzione ai contatti, soprattutto in famiglia, fino a che non si estinguerà il pericolo di eventuali focolai, tanto per il Covid, quanto per il morbillo.