Le società di noleggio moltiplicano e i monopattini a Roma, quei mezzi ecologici per una città ‘green’ alla stregua delle altre Capitali europee, sono sempre di più. Spesso utilizzati in modo improprio, tra inciviltà, soste selvagge e viaggiatori incuranti del rischio. Nonostante (e purtroppo) l‘aumento degli incidenti, a volte anche mortali: l’ultimo, in ordine di tempo, lunedì sera sulla Colombo, dove a perdere la vita è stato David Guadagno, un uomo di 48 anni che stava rientrando a casa a bordo del suo monopattino. E’ proprio per questo, per intervenire il prima possibile ed evitare di piangere altri giovani, che il Campidoglio sta preparando un regolamento per i bicicli elettrici.
Leggi anche: Nuovo Codice della Strada 2021, cosa cambia dal 10 novembre per multe, parcheggi e monopattini elettrici
Monopattini elettrici a Roma: casco obbligatorio e stop alla sosta selvaggia, le nuove regole
Casco obbligatorio, niente più sosta selvaggia, strade vietate ai monopattini. Queste solo alcune delle nuove regole che potrebbero presto arrivare nella Capitale. Forse a febbraio 2022, per dare modo alle ditte di sharing di prepararsi, di attrezzarsi. ‘Una regolamentazione comunale non è più rinviabile. Pensiamo al casco obbligatorio e a una limitazione della sosta, per evitare che i monopattini vengano parcheggiati ovunque, sui marciapiedi, creando problemi al passaggio di tutti e in particolare dei non vedenti’ – spiega al Messaggero Giovanni Zannola, Presidente della Commissione Mobilità del Comune. ‘I tempi saranno rapidi. Entro questo mese vogliamo votare in Aula un atto di indirizzo, poi le regole potrebbero scattare per febbraio del 2022, in modo da permettere alle ditte dello sharing di attrezzarsi’.
Monopattini e strade vietate: le ipotesi
A Roma, oltre al casco obbligatorio, si starebbe pensando di vietare la circolazione ai monopattini su alcune strade, quelle di grande scorrimento come la Colombo, la Pontina, la Tuscolana, la Tiburtina, l’Aurelia, la Portuense. A controllare eventuali infrazioni i vigili, ma è probabile che siano proprio le ditte di noleggio a ‘modificare’ i mezzi ecologici e a fare in modo che in certe zone pericolose rallentino da soli, fino a fermarsi. E se le nuove misure sono ancora al vaglio, la certezza è che bisogna intervenire presto per riportare la sicurezza e per far sì che non ci siano più incidenti mortali, che forse col senno di poi si potevano evitare.