AstraZeneca dovrà essere somministrato solo agli over 60 e i richiami per i più giovani andranno fatti con Pfizer o Moderna. E’ questa la decisione del Governo italiano, tra polemiche e dubbi di chi non ha intenzione di sottoporsi al mix di vaccini, con l’ultimo “cambiamento” della campagna vaccinale che è arrivato come un fulmine al ciel sereno. Perché se da una parte ci sono esperti che credono che la vaccinazione eterologa porti dei vantaggi, ce ne sono altri che vorrebbero fare chiarezza perché dati scientifici sembrano scarseggiare. Ed è proprio questo il problema: molti italiani sembrano non avere intenzione di fare la seconda dose e rinunciare potrebbe essere la scelta sbagliata. “Vi una quota di cittadini, ad oggi stimata intorno al 10% nella fascia d’età 50-59 anni che rifiuta il mix eterologico. Il punto è avere indicazioni chiare su come trattare questa quota, che merita la medesima attenzione di tutti gli altri e che non può rimanere nel libro. Si tratta di decidere cosa fare con questi cittadini che rifiutano il mix. Lasciarli con un’unica somministrazione di vaccino, senza completare il percorso e senza di conseguenza rilasciare il certificato vaccinale? Oppure rimettere la valutazione al medico in scienza e coscienza?” – è questa la domanda che si è posto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.
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Mix vaccini, quali sono i possibili effetti collaterali?
Sono in tanti i cittadini che chiedono risposte e che temono di farsi inoculare due sieri diversi. In realtà, c’è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet che ha analizzato questo fattore e ha preso in esame 830 persone con età media di 57 anni, di cui il 46% (212) erano donne e il 25% (117) appartenevano a minoranze etniche. La ricerca sul mix di vaccini ha dimostrato come le persone alle quali era stato somministrato Pfizer quattro settimane dopo AstraZeneca hanno avuto più effetti collaterali, rispetto a chi invece aveva completato il percorso vaccinale con AstraZeneca.
Tra gli effetti collaterali, seppur non gravi, stanchezza, febbre e dolori muscolari, con tutti i pazienti che non hanno dovuto ricorrere alle cure in ospedale. Dallo studio, un volontario su 10 a cui sono state somministrare le due dosi di AstraZeneca ha dichiarato di aver avuto febbre, il 10%. Discorso diverso, invece, per chi ha ricevuto il mix (AstraZeneca e Pfizer), con la percentuale salita al 34%.
Altri studi spagnoli e tedeschi, invece, hanno dimostrato come gli effetti collaterali erano simili sia nelle persone che si erano sottoposte al mix che in quelle che avevano completato il percorso vaccinale con lo stesso siero.