Rapita, chiusa in casa e violentata ripetutamente per due giorni. È la storia agghiacciante raccontata da una donna a Viterbo, dopo essere riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini e mettersi al riparo. La vittima è arrivata il 20 luglio in ospedale in evidente stato di choc e ha riferito tutto alle autorità, che al momento stanno indagando sulla vicenda, quanto le era successo.
Rapita in stazione
Secondo quando raccontato, la donna, una 30enne di origini sudamericane sarebbe stata intercettata dai suoi stupratori alla stazione di Viterbo. I due l’avrebbero avvicinata con una scusa e, convinta a seguirli in una zona appartata, l’avrebbero obbligata a salire su una macchina. La donna si trovava in stazione perché diretta a raggiungere un’amica, dalla quale non è mai arrivata.
Per due giorni invece è stata chiusa in una casa del centro storico di Viterbo e lì violentata per ore. Avrebbe poi approfittato di un momento di distrazione dei suoi aggressori e sarebbe sfuggita in strada, chiedendo aiuto ai passanti. Nel nosocomio la donna è arrivata in condizioni terrificanti, con i vestiti laceri e traumatizzata.
La donna ha raccontato tutto ai carabinieri e ha sporto denuncia per essere stata picchiata ripetutamente e violentata. Al momento, sul caso stanno indagando gli uomini dell’Arma del comando provinciale di Viterbo, impegnati a rimettere insieme tutti i tasselli della vicenda e risalire agli aguzzini.
Allerta su violenza di genere
È l’ennesimo caso di violenze di genere, minacce e stupri a cui si assiste negli ultimi mesi a Roma e provincia. Solo poche settimane fa ha fatto molto discutere il caso di C.S., una donna che da anni vive nel terrore di essere uccisa dal suo stalker. La donna è rimasta vittima di un gap giudiziario che la penalizza due volte: non solo per il trauma vissuto con il suo stalker, ma anche per la mancanza di tutele che lo Stato non le ha fornito per tempo. Solo negli ultimi giorni ha ricevuto la vigilanza h24 . Per fortuna lo stalker è stato preso prima che infierisse sulla donna, ma i casi di violenza sessuale e femminicidio non accennano a diminuire.