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“Mi hai colpito la macchina, dammi 650 euro”, ancora la truffa del finto incidente a Roma

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Truffa del finto incidente, nuovo caso a Roma. Una donna è stata fermata da uno sconosciuto che sosteneva di essere stato urtato dalla sua macchina. La vittima, insospettitasi dal comportamento dell’uomo, ha finto di assecondarlo per poi chiamare le forze dell’ordine. Il fatto. 

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Truffa del finto incidente a Roma – (ilcorrieredellacitta.com)

Il colpo sordo, la macchina che accosta, e il malvivente che sostiene di essere stato urtato dalla vettura. Il solito copione – che però purtroppo continua a mietere vittime – è andato in scena nuovamente ieri nella Capitale, lungo Via delle Terme di Caracalla, attorno all’ora di pranzo. Un automobilista si è accostato alla macchina guidata da una giovane donna sostenendo che quest’ultima gli aveva colpito l’auto. Presi alla sprovvista, e avvertendo peraltro il rumore riconducibile ad un possibile urto, le vittime solitamente cadono nella truffa. Ma non stavolta. 

Truffa del finto incidente sventata a Roma

La ragazza infatti si è subito insospettita del comportamento tenuto dall’uomo. Come sempre il bandito prova a suggerire di “sbrigare la pratica senza mettere di mezzo l’assicurazione“, quasi a voler fare un favore alla vittima. “Pensa a quanto aumenterà“, un altro dei leitmotiv che ritroviamo sempre. In questo caso il truffatore, che poco prima aveva lanciato un sasso contro la macchina della 35enne (questa la sua età, ndr), aveva chiesto ben 650 euro per risolvere il tutto. Inizialmente la donna, forse temendo una reazione violenta da parte dell’automobilista, ha finto di assecondare le sue richieste accompagnandolo presso una banca per ritirare quanto richiesto. Poi però, approfittando di un momento di distrazione del truffatore, ha chiamato la Polizia.

Polizia di stato
Una volante della Polizia di Stato – (ilcorrieredellacitta.com)

L’arresto

I poliziotti hanno così raggiunto i due bloccando immediatamente il malvivente. Si tratta di un italiano classe 1979 che viaggiava su una Citroen C3 con una targa applicata. All’interno gli agenti hanno rinvenuto alcuni gessetti – utilizzati per simulare i danni del finto sinistro – e una serie di sassi, come quello scagliato poco prima contro la macchina della giovane. Per lui, inevitabilmente, sono scattate le manette: deve ora rispondere di truffa e riciclaggio. In corso ulteriori accertamenti per individuare altre possibili vittime della truffa.

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