La metro C di Roma torna a essere protagonista. In negativo. Non bastano i ritardi, i guasti, i sovraffollamenti e la mancanza di comunicazione da parte di Atac. In molte stazioni, infatti, il degrado la fa da padrone, rendendo la Capitale una città da terzo mondo.
Come nel caso della fermata Bolognetta. Da giorni i pendolari segnalano cumuli di rifiuti ammassati a ridosso dell’ingresso. L’entrata della metro è sempre più simile a una mini discarica, lamentano i cittadini esasperati. A loro si uniscono i commercianti della zona, che da questa incuria hanno solo da perdere. Bottigliette di vetro e di plastica abbandonate ovunque, lattine, fazzoletti sporchi e rifiuti vari. In quello che è l’ingresso di una delle principali fermate del quartiere si trova di tutto. “Ripristinare subito un certo decoro”, dichiara Massimiliano Terrinoni, consigliere municipio VI capogruppo Forza Italia del VI Municipio. “Non è possibile avere questo schifo. Questo contribuisce a rendere negativa l’immagine della nostra periferia”.
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Spazzatura e scritte sui muri
Sacchi pieni di spazzatura buttati a ridosso di muri pieni di scritte. Dichiarazioni d’amore e simboli anarchici convivono e contribuiscono a creare un’atmosfera di umiliante degrado e abbandono. Qui il piano straordinario di pulizia della città varato dal sindaco Roberto Gualtieri non sembra essere mai arrivato.
Ma il problema non è solo di questi giorni. Sembra infatti essere atavico, nato praticamente insieme alla stessa metro, che ha meno di 8 anni di vita.
Degrado che viene da lontano
La stazione Bolognetta è stata inaugurata il 9 novembre 2014. Sul sito “metrocspa” si legge che “Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche”. Peccato che, tra ritardi e disservizi, quanto di buono ci sia stato nelle intenzioni iniziali si sia perso strada facendo. Quello che invece si è accumulato sin dal primo momento sono i rifiuti.
Già a novembre del 2015, quindi appena un anno dopo l’apertura della fermata, Francesco, un pendolare, segnalava una mini discarica abusiva. Sotto accusa il completo abbandono del percorso che porta all’ingresso della metro passando da Via Isnello. All’epoca Francesco aveva chiesto ad Atac per sapere di chi fosse la competenza della pulizia del percorso. La risposta fu ovviamente che la competenza era dell’AMA. Ma, come riferiva a quel tempo il pendolare, l’AMA non svolgeva il servizio, dal momenti che da mesi i contenitori dei rifiuti risultavano stracolmi di ogni genere di rifiuti. Inoltre il percorso pedonale era lastricato di cocci di vetro, escrementi ed erbacce. In pratica, la stessa situazione di oggi, che periodicamente viene riproposta. E che nessuno risolve.