Medicina e Odontoiatria, si passa alla fase successiva. Il ricorso al TAR per chiedere l’annullamento del test d’ingresso. La situazione.
Medicina e Odontoiatria, i test sono nel caos. Il motivo è quel che emerge dall’ultima sessione di prove: un giro altamente complicato e affatto consentito per arrivare a passare le prove. Quelli che fino a poco tempo fa erano semplici sospetti, per gli studenti oggi diventano certezze. Nel momento in cui sarebbe stato appurato che il test era in vendita su Telegram per 20 euro, questo emerge dalle inchieste del Messaggero e non solo, oppure persone si facevano lautamente pagare per fornire le risposte delle prove, è caduto un castello di carte che – probabilmente – era in piedi da tempo.
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Medicina e Odontoiatria, al via le pratiche per il ricorso al TAR: “Rifare i test alterati”
Ora gli studenti dicono basta e probabilmente questa può diventare una profonda riflessione sul numero chiuso. A cosa serve se i risultati sono – nella maggior parte dei casi – alterati in maniera poco lecita? Questa domanda se la stanno facendo in molti, sia addetti ai lavori che semplici conoscitori della situazione, ma nel frattempo di domanda (o meglio: ricorso) da fare ce n’è un’altra.
Quella che dovrebbe portare a rifare il test ultimo, fortemente invalidato da questi raggiri emersi dopo la prima sessione di prove. Una sorta di risarcimento per chi ci ha provato onestamente: le autorità sono al lavoro. Ora la palla passa al TAR, ma da quanto starebbe emergendo ci sono gli estremi per ricominciare da capo purché non si ricada negli stessi errori. In ogni senso. Anche se per molti l’errore più grande è stato credere di potersi prendere gioco di un sistema che sembra avere – per una serie di motivi – più dubbi che certezze.