È ritornato a casa, dopo quelle settimane in coma, sta bene e migliora di giorno in giorno Matteo Valentini, il ragazzo di appena 20 anni che nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 aprile scorso, è stato trovato in una pozza di sangue, in mezzo alla strada, sulle strisce pedonali in via Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Un giallo, quello di Colli Aniene, ancora tutto avvolto nel mistero, ma una nota positiva e una certezza ci sono: Matteo è vivo, ce l’ha fatta, si è svegliato dal coma e ora può stare con la sua famiglia e con tutti quei residenti del quartiere che, non appresa la notizia, non hanno mai smesso di fare il tifo per lui.
Matteo Valentini accolto in Municipio
Matteo Valentini ieri è stato accolto in Municipio dai consiglieri e da Massimiliano Umberti, minisindaco. Sui social sono state pubblicate le foto: il ragazzo con la mamma Simona, poi una carta con la promessa di installare presto delle telecamere messa nero su bianco. Perché se da una parte a Matteo è stato regalato un bonsai, che rappresenta la vita, la forza, l’armonia e la semplicità, dall’altra il minisindaco gli ha spiegato, quasi in anteprima, che hanno ottenuto uno ‘stanziamento di fondi per un impianto di videosorveglianza nel Parco Loriedo‘. E che la priorità, per loro, restano i giovani del territorio, che presto potranno essere protagonisti di alcuni ‘workshop estivi, che inizieranno a fine mese’.
Aggressione o investimento?
Ancora non è chiaro cosa sia successo a Matteo Valentini. Lui quella terribile notte stava rientrando a casa, si trovava da solo. E solo è stato ritrovato in una pozza di sangue, in mezzo alla strada.
La prima ipotesi è stata quella di un investimento da parte di un’auto pirata: una pista che non ha convinto dall’inizio. Poi c’è chi ha pensato a un’aggressione: chi l’ha picchiato? E perché? Le indagini proseguono, ma Matteo ora sta bene, sta migliorando e può contare anche sulle promesse del minisindaco del suo Municipio.