Si aggravano le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro. Il boss mafioso da tempo combatte con un tumore, che sembrerebbe essersi ingrandito nelle ultime settimane, peggiorando il quadro clinico del malavitoso. Il noto criminale ora sarebbe ricoverato presso l’ospedale de L’Aquila, dove viene piantonato 24 ore al giorno per evitare fughe dalla struttura ospedaliera.
Si aggrava la salute di Matteo Messina Denaro
Nonostante il corpo del mafioso stia cedendo sotto i colpi della malattia, all’uomo non manca la forza tirare le ultime frecciate allo Stato italiano. Quasi fossero le ultime parole prima della dipartita, il criminale ripete da giorni a chi lo vede: “Lo Stato mi ha catturato per la mia malattia, sennò non ci sarebbe riuscito mai”. Una vera e propria provocazione, in un gioco di nervi tra lo stesso criminale e i magistrati che indagano sul suo conto.
Nonostante la malattia, affronta un interrogatorio
In Procura, gli inquirenti hanno depositato uno degli ultimi interrogatori sostenuti da Matteo Messina Denaro. Ancora una volta, nessun “segreto di Mafia” è stato rivelato. Il boss, piuttosto, ha continuato a difendersi dalle diverse accuse che lo vedrebbero mandante di stragi o addirittura sicario nella sfera della criminalità siciliana. In merito, dice: “Non sono un santo…ma con l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo non c’entro”.
L’aggravarsi del tumore di Messina Denaro
Recluso in carcere di 41Bis presso una super struttura de L’Aquila, il mafioso è stato trasferito da diverse ore presso il reparto di chirurgia dell’ospedale San Salvatore. Mentre le forze dell’ordine lo piantonano in camera, lo staff medico probabilmente valuta la possibilità d’intervenire chirurgicamente sul cancro del malavitoso, provando a ridurre le dimensioni del male che l’ha toccato.
L’ultima operazione di Matteo Messina Denaro
Messina Denaro era già stato operato poche settimane fa. Sempre per il tumore alla vescica, il malavitoso aveva subito un intervento urologico, che gli avevano permesso di rientrare nella casa circondariale aquilana nel giro di una giornata.