Il presidente del Consiglio Mario Draghi, ieri pomeriggio, dopo l’incontro con i vertici delle Regioni, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto su diversi aspetti. Al centro delle sue argomentazioni ci sono stati i vaccini, le riaperture e anche problematiche estere. Sempre nella giornata di ieri, è stato stabilito che il vaccino Astrazeneca è consigliato alle persone con più di 60 anni – per ridurre eventuali problemi di trombosi.
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Mario Draghi: il punto sui vaccini
Draghi, sul tema dei vaccini è stato molto chiaro; dopo l’incontro con le Regioni per discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza ha sottolineato che la disponibilità dei vaccini non è calata. L’obiettivo è dunque sempre lo stesso: 500 mila dosi al giorno. Proprio grazie alla disponibilità delle dosi previste per aprile, sarà possibile «vaccinare tutti gli over 80 e gran pare di coloro che hanno più di 75 anni, in tutte le Regioni».
Il presidente, ha poi fatto una richiesta andando a toccare un punto su cui troppo spesso si è sorvolato: le vaccinazioni ai saltafila.
«Uno, un po’ come dire banalizzando, potrebbe dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, smettetela di vaccinare i giovani, i ragazzi, psicologi di trentacinque anni perché sono operatori sanitari anche loro, queste platee di operatori sanitari che si allargano in questo modo. Ma con che coscienza un giovane o comunque uno che non è compreso nelle prenotazioni salta la lista e si fa vaccinare?».
Mario Draghi: le riaperture
Durante la conferenza stampa, Mario Draghi una volta concluso il discorso sui vaccini ha iniziato a parlare delle riaperture. Ovviamente, il piano vaccinale è strettamente connesso con il discorso delle riaperture: «La miglior forma di sostegno per l’economia sono le riaperture». Il presidente del Consiglio ha poi lasciato spazio anche alle manifestazioni del #ioapro tenutesi in questi ultimi giorni e sfociati nella violenza; Draghi parla di disperazione ma anche di comprensione, ribadendo che: «voglio che le prossime settimane siano di riapertura, ma riapertura in sicurezza».
Di pari passo è stata affrontata anche l’imminente apertura delle scuole, voluta fortemente dal Premier: «Vogliamo dare ai ragazzi almeno un mese pieno di attività scolastica, che possano chiudere insieme l’anno. Per quanto riguarda la didattica a distanza ognuno può avere l’opinione che vuole, ma è meglio di niente».
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Mario Draghi: il punto del Premier sul turismo
Il Premier Draghi ha poi affrontato un tema delicato di cui, in questi giorni, si sta tornando a discutere: il turismo. Gli italiani, come abbiamo visto, stanno cambiando le loro abitudini, programmando una vacanza in sicurezza: in barca o in case private ad esempio. Di pari passo alle vacanze, però, c’è il turismo. Draghi ha propriamente detto: «Non diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt’altro. Pensiamo anche alla stagione fieristica: sono molti gli appuntamenti in Italia tra maggio e ottobre che dovremmo provare a salvare».
L’Italia si riaprirà al turismo estero grazie al vaccino, dal momento che il Premier si è pronunciato pronto ad accogliere tutti i turisti che abbiano un certificato vaccinale. Valutando il certificato come uno strumento valido ed efficace che anche in Italia si dovrebbe cominciare a produrre.