Continuerà a “far maturare le coscienze”, ma non da medico. Mariano Amici, il dottore di Ardea diventato un simbolo per i No Vax grazie alle sue battaglie contro i vaccini anti Covid, ha perso il ricorso presentato al Consiglio di Stato. Amici si era rivolto ai giudici dopo che la Asl Roma 6, distretto in cui ha lo studio, aveva disposto la sospensione della professione.
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Mariano Amici non potrà più fare il medico
Ma, contrariamente alle speranze del medico di base, il suo appello è stato rigettato: anche per il Consiglio di Stato le argomentazioni presentate da Amici risultano infondate. Amici contesta il fatto che i vaccini siano stati messi in commercio in una procedura d’urgenza mentre erano ancora in fase di sperimentazione e pertanto non sono sicuri. Ma i giudici hanno replicato che “è sì procedura di urgenza, con parziale sovrapposizione delle fasi di sperimentazione, ma in ogni caso sicura e attendibile quanto ai risultati ottenuti, senza compromissione ossia per la completezza e la qualità della ricerca e della sperimentazione stessa”.
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Bocciato il ricorso del medico di Ardea
Un altro punto su cui si basava il ricorso del medico di Ardea è l’ipotesi di illegittimità costituzionale della norma che prevede l’obbligo vaccinale per chi esercita professioni sanitarie. Ma anche in questo caso il Consiglio di Stato ha dato torto ad Amici, sostenendo che “Il tampone ha una prevalente finalità diagnostica, essendo finalizzato ad accertare l’avvenuta infezione da Sars-CoV-2, mentre il vaccino persegue anche una funzione preventiva, in quanto finalizzato a impedire l’infezione e comunque l’evoluzione patologica della stessa, in particolare nelle forme particolarmente gravi con la quale si manifesterebbe in caso di mancata somministrazione”.