Situazioni surreali all’Aeroporto Internazionale “Leonardo Da Vinci” di Roma, dove un aereo ITA non sarebbe partito per l’assenza di equipaggio a bordo. Riguardo la situazione, la compagnia aerea non aveva menzionato nessun problema nei giorni scorsi. L’amara sorpresa, purtroppo per i viaggiatori, è arrivata a una volta raggiunti i gate d’imbarco, dove dopo diverse ore di ritardo le hostess di terra hanno comunicato l’annullamento del volo.
Salta la corsa dell’aereo Roma-Milano per la mancanza di personale
Un’amara sorpresa per tutti i viaggiatori, che sono stati costretti a veder annullato uno dei voli più frequentati nell’Aeroporto di Fiumicino: quello che collega la città di Roma a Milano. Le persone lo prendono non solo per le vacanze, ma soprattutto per lavoro al fine di seguire faccende professionali tra il Nord e il Centro Italia con poche ore di viaggio. Una dimensione che, almeno stavolta, è stata completamente fallita per i problemi interni a ITA.
“Dovevo fare un viaggio di lavoro, tutto saltato”
Come racconta Il Corriere della Sera, il problema di ITA ha danneggiato soprattutto i professionisti che per lavoro viaggiano, tutti i giorni, tra Roma e Milano. Una passeggera del volo in questione, spiega innervosita: “Atterro a Roma alle 21.20, ho l’aereo per Linate alle 22. Prima l’annuncio di un ritardo, poi un secondo, poi un terzo. Alla fine arriva la comunicazione della partenza non garantita prima delle 2. Perché l’equipaggio non c’è. E dato che ci sono i (doverosi, sia chiaro) turni di riposto, la hostess ci comunica che il primo “turno” disponibile non è prima delle 2.30. Risultato: perso l’aereo, perso l’albergo, persa una riunione importante in programma domani alle 9”.
“Noi passeggeri ostaggi di ITA”
Lunghe ore di attesa in aeroporto, ma nessuna informazione esaustiva da parte dei dipendenti di ITA. Un altro cliente fa questa durissima testimonianza: “Sono 35 anni che prendo aerei in tutto il mondo e per tutto il mondo ma una cosa così non mi era mai capitata – è un’altra testimonianza-. Volo Roma-Milano delle 22. Imbarco alle 21.30. Primo avviso, partenza ritardata alle 22.55, poi alle 00.15, poi, forse, alle 02.15 sempre che l’equipaggio di riserva avesse completato il riposo. Il rischio era di restare a terra, senza poter essere riprotetti col primo delle 7, pieno. Unica fortuna? Noi siamo potuti tornare a casa, rinunciando però a essere presenti a una importante riunione di lavoro. Tutti gli altri sono rimasti ostaggio di ITA Airways. Per la cronaca arrivavamo da un’altra città, sempre volo Ita con ‘solo’ un’ora e venti di ritardo. Ditemi se tutto questo sia dignitoso”.
Foto: L.L.