Si complica la situazione di Gisella Cardia, la famosa santona legata al fenomeno della Madonna di Trevignano. Nell’emorragia di fedelissimi che la sta abbandonando dopo le notizie di tentata truffa, si aggiunge anche il nome di uno dei suoi più stretti seguaci: l’ex funzionario ministeriale Luigi Avella. Avella, da come sappiamo, avrebbe denunciato la Cardia per truffa, avendole donato soldi di cui poi lui ha perso traccia in fatto di trasparenza.
Madonna di Trevignano, la denuncia di Luigi Avella
Secondo le testimonianze di Avella, sarebbero almeno 123 mila euro i soldi donati a Gisella Cardia. All’inizio, quei soldi dovevano servire per gli eventi legati alle comparse della Madonna sul lago di Bracciano, ma col tempo sembra che quei fondi siano stati utilizzati in altro modo. Sentendo lo stesso ex dirigente ministeriale, “probabilmente Gisella ha utilizzato quei soldi per pagarsi gli avvocati e difendersi dalle pluridenunce per truffe”. Ecco allora com’è maturata la denuncia di Luigi Avella, che in queste ore avrebbe sporto ufficialmente denuncia contro la santona di Trevignano Romano.
Anche il fedelissimo di Gisella Cardia gli volta le spalle
Secondo le dinamiche del gruppo religioso creato da Gisella Cardia, Luigi Avella era considerato uno dei più fedelissimi alla santona. La conobbe del 2019, quanto la stessa Cardia vantava il miracolo di “moltiplicare pizza e gnocchi”. Ma perché un dirigente ministeriale si avvicina a una persona come la Cardia, che già faceva intuire la truffa con la moltiplicazione delle pizze e gli gnocchi? Avella nel 2019 era un uomo solo, che peraltro aveva subito il grave lutto della moglie, deceduta in un grave incidente stradale poco tempo prima. E’ plausibile come la santona, nonostante le sue storie surreali, abbia saputo toccare i tasti emotivi dell’uomo per avvicinarlo e successivamente farsi fare donazioni da centinaia di migliaia di euro, in soldi che ovviamente non venivano utilizzati per motivi di credo.