Arrivano i primi riscontri sulla Madonna di Trevignano, soprattutto con l’inchiesta vaticana che si è conclusa sul fenomeno. All’interno del tavolo di studio della Santa Sede, è emerso un verdetto duro per le tante persone che avevano seguito la “santona” di Bracciano: “Dietro questo fenomeno, non c’è nessun fenomeno sovrannaturale”. Il verdetto della commissione vaticana doveva arrivare tra sette giorni, ma l’esito è arrivato in anticipo grazie a uno scoop del sito “Il segno di Giona”.
Il Vaticano smaschera la truffa dietro la Madonna di Trevignano
Ad aprire gli occhi ai fedeli, è lo stesso Vaticano. Infatti, sono stati gli uffici di Papa Francesco I a smascherare la truffa della Madonna di Trevignano, che dietro a quello che veniva considerato un “fenomeno divino” aveva creato un business. In tal senso, sono state raggirate centinaia di persone che venerano la figura della Madonna, usando la loro fede per estorcergli grandi somme di denaro. Un esito della sentenza che, alla fine, ha portato la stessa Santa Sede a prendere le distanze dalle attività della santona Gisella Cardia, già implicata in casa di bancarotta con le sue attività imprenditoriali.
Le analisi sulla Madonna del lago di Bracciano, sono state richieste dallo stesso vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi. Da una parte c’era la venerazione della Vergine Maria, ma dall’altra si era creato un business turistico attorno a un falso fenomeno divino, che ovviamente ingrandiva le tasche della santona di Trevignano Romano. Per dimostrare come il fenomeno non sia divino, la stessa commissione della Santa Sede ha steso un’approfondita relazione riguardo il caso di Trevignano. Un documento che, alla fine, è stato consegnato nelle mani del monsignor Marco Salvi per essere studiato. Con la valutazione di “Constat de non supernaturalitate”, gli investigatori papali hanno voluto affermare come il fenomeno di Trevignano Romano sia tutto falso.