Non riescono ancora a crederci la sua famiglia, i colleghi, gli amici, tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, di lavorare con lui: Vito Scalisi, un carabiniere di 42 anni, è morto a Roma, stroncato da un infarto fulminante mentre era in caserma. E mentre stava lavorando e stava facendo quello che amava. Quel lavoro che dalla Sicilia, dove era nato, lo aveva portato fino a Roma. Scalisi, appuntato scelto qualificato, era originario di Adrano, ma per seguire la sua ‘passione’ si era trasferito con la moglie e i figli nella Capitale. Proprio lì dove pochi giorni fa ha perso la vita.
Il carabiniere Vito Scalisi morto a Roma
Vito Scalisi è morto improvvisamente in caserma, mentre era di turno e stava lavorando. Probabilmente è stato stroncato da un infarto, che non gli ha lasciato scampo. Il carabiniere nel 2018 aveva dovuto fare i conti con un terribile lutto, con la morte del fratello, più piccolo, che ha perso la vita in un drammatico incidente stradale a Bronte insieme a una ragazza. Ora altro dolore che si aggiunge a una ferita ancora aperta.
Quando ci sarà il funerale
Vito Scalisi, che lascia la moglie e due figli, è morto a Roma, ma ora è stato trasportato nella sua città natale, Adrano. E proprio qui domani, giovedì 22 dicembre, si terranno i funerali: alle 15.30 nella chiesa Santa Lucia.
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Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza, le bacheche social sono inondate di affetto. “Non ci possono credere” – ripetono gli amici. Che ricordano il carabiniere come una persona unica, speciale, sempre disponibile.
La redazione si stringe al dolore della famiglia