Li abbiamo conosciuti come “No vax” estremi nel periodo della pandemia. Si sono distinti con le loro azioni dimostrative, challenge anche particolari, come gli adesivi attaccati sulle volanti della polizia, corredate di selfie a dimostrazione di quanto fatto. E poi furgoni delle poste dipinti con i loro simboli, facciate di edifici privati ma anche pubblici come Asl e scuole. E ancora le sedi Rai, ma anche “semplici” cassonetti della spazzatura. Presi di mira non solo i vaccini, ma anche le antenne 5 G, l’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile, la Corte Costituzionale e, di recente, il sistema elettorale e le elezioni.
L’avvertimento: “Entremo in azione entro la fine di febbraio”
La nuova sfida parla chiaro. Finora abbiamo scherzato. Adesso colpiremo in maniera più eclatante e il bersaglio sarà un palazzo istituzionale. “Entro la fine di febbraio abbelliremo con la verità un palazzo istituzionale”, si legge nel messaggio che appare nel video caricato sul canale social del movimento. Quindi si vedono le immagini dei raid precedenti. “Disegneremo il simbolo (e si vede due V all’interno di un cerchio) e… scriveremo V_V messaggi”. Continuano poi altre immagini con precedenti atti fatti dal movimento. Il video, al termine, dà anche un’indicazione sul luogo dell’attacco, anche se molto vago: il nord Italia. E conclude con la parola “Freedom”.
La loro rabbia, ora che non c’è più l’obbligo vaccinale, è dirottata verso altre “dittature”. “La nostra – sostengono – è la rivendicazione dei diritti e libertà per tutto quello che sta per succedere, compresa la decisione dell’Europa di farci mangiare insetti e carne sintetica, dietro la scusa della crisi climatica. I giornali, poi, non fanno un’ informazione vera e indipendente. Anche se può esserci una linea editoriale da seguire, bisognerebbe dovrebbe raccontare i fatti, senza propendere da una parte o dall’altra, come invece viene puntualmente fatto”.
Le precedenti azioni: colpito anche l’ospedale Spallanzani
Con i loro loghi e simboli nei due scorsi anni hanno colpito in diverse città di Italia. Il gruppo, nato appunto nel periodo del Covid, è noto con il marchio “V_V”, meglio conosciuto come i ‘Guerrieri’. Le loro azioni dimostrative vanno avanti da tempo e hanno colpito anche luoghi-simbolo di Roma, così come è successo all’Ospedale Spallanzani. Come firma usano spesso il “cerchio con la W al suo interno” unendole a frasi no vax contro vaccini e dittatura sanitaria. L’ultimo atto che aveva fatto clamore era stato l’attacco alle Poste, con 14 mezzi finiti imbrattati con scritte contro i vaccini. “Noi V_V lottiamo in modo non violento con azioni di contro propaganda e disobbedienza civile. Siamo contro quella che è ormai, a tutti gli effetti, una dittatura nazi sanitaria e rivendichiamo unicamente il rispetto delle libertà e dei diritti umani”, hanno sempre dichiarato.
La sfida alle auto della polizia
Attraverso il canale Telegram del movimento, dove vengono anche reclutati nuovi volontari e adepti per la causa, sono state lanciate di volta in volta sfide, come quella di attaccare adesivi con il simbolo del movimento sulle auto delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia, della Polizia Locale e della Finanza. Ovviamente, per dimostrare di aver compiuto “l’opera”, occorreva poi scattare una foto accanto all’auto con l’adesivo bene in vista.
Attacco nella notte a Roma: no vax imbrattano 14 mezzi delle Poste (FOTO)