Spiacevoli episodi si sono verificati nella zona di Roma Nord, dove tra scuole e piazze cittadine, sono stati immortalati situazioni legate a “saluti romani” da parti di scolaresche e l’incisione di una svastica sulla panchina intitolata a David Sassoli. Che dietro i gesti si nasconda la bravata di qualche ragazzo, è quasi un fatto palese. Tutto, nonostante le dure repliche della politica romana e nazionale, che già parlano di “onda nera” sul territorio della Capitale.
L’onda nera che investe Roma
Qualche storico, parla di un ritorno al Fascismo nei gruppi politici giovanili della Destra. Così si esprime in merito il professo Francesco Filippi, autore tra l’altra di due testi che spesso hanno creato dibattito ideologico sui rapporti tra gli Anni 2000 e la realtà del post-fascismo italiano: “Stiamo vivendo un momento di rielaborazione della storia, c’è una generazione che si sente sopravvissuta e oggi si gusta la rivincita, e chi in un clima del genere vive come liberatorio il gesto del saluto romano. Determinati scenari sono passati attraverso una normalizzazione e per evitare un simile fenomeno non aiuta, ad esempio, che la seconda carica dello Stato abbia busti di Mussolini a casa”.
Nel mirino, oggi finiscono i 13 studenti dell’Istituto De Merode, immortalati in una foto di gruppo mentre effettuano il saluto romano. Una fotografia che crea un incandescente clima politico, forse anche per l’attuale esperienza del Governo guidato di Giorgia Meloni. Eppure un fatto non nuovo, poiché già in passato, per quanto poco simpatico il gesto, gruppi giovanili della Destra romana venivano immortalati durante l’esecuzione del “saluto romano” di epoca fascista.
Tra contestazione politica e vandalismo
Difficile etichettare come “fascismo” l’occupazione di Azione Studentesca del liceo Cavour, considerato come attualmente, dai movimenti giovanili di Destra e Sinistra, si veda un’oggettiva fermentazione di malcontento politico e di forte critica verso le istituzioni. Dopotutto, anche i Collettivi di estrema sinistra occupano le varie strutture scolastiche, che oggi solo su Roma mostrano imponenti problemi strutturali: classi piccole; termosifoni puntualmente spenti e quindi lezioni al freddo; strutture fatiscenti.
Ben differente, quello che avvenuto invece a largo Ettore Marchiafava. Qui, con svastiche e celtiche, è stata vandalizzata la nuova panchina dell’Unione Europea dedicata a David Sassoli. Installazione puntualmente ripulita la mattina dopo dal consigliere Marco Dolfi di Italia Viva, che anzi ha lanciato un monito su come certe strutture debbano essere controllate costantemente per il loro forte valore sociale. Una bravata di qualche incosciente, ma nulla di nuovo a quello che accade nella città di Roma, tra celtiche, svastiche e “falci e martello” che imbrattano i muri delle nostre città.