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Lite nella zona delle autolinee, due persone aggredite tra cui un minore: sfregi al volto e tagli all’addome

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polizia latina

Latina. Aggressione nella zona delle autolinee dopo la lite tra stranieri, identificato e denunciato il presunto responsabile dai poliziotti delle volanti. I fatti nel pomeriggio di ieri: due le persone ferite (una è minorenne) che hanno riportato ferite in volto e all’addome. La vicenda. 

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Polizia di Stato a Latina – (ilcorrieredellacitta.com)

Una lite, poi l’aggressione con una bottiglia di vetro infranta. E’ questo quanto avvenuto ieri a Latina, teatro dell’ennesimo fatto di cronaca nella zona delle autolinee. Sul posto sono intervenute le Volanti della Polizia di Stato che hanno trovato due persone ferite, tra cui una minorenne, colpite con un coccio di bottiglia. Ma andiamo con ordine. 

Aggressione nella zona delle autolinee a Latina

Gli agenti delle volanti, impegnati nei servizi controllo del territorio, stavano transitando nella zona quando hanno visto un gruppetto di giovani stranieri in particolare stato di agitazione. Avvicinatisi per chiedere spiegazioni, i poliziotti hanno accertato che uno dei due stranieri presentava delle ferite da taglio sul volto e l’altro una ferita all’addome. Sentiti dagli agenti, i due hanno dichiarato di essere stati vittime di un’aggressione da parte di un cittadino tunisino che li avrebbe dapprima minacciati ed in seguito colpiti con i cocci di una bottiglia di vetro infranta.

Le indagini

Dopo aver allertato i soccorsi, i poliziotti della squadra volante si sono subito adoperati nella ricerca dell’aggressore. In poco tempo gli agenti hanno individuato e rintracciato il responsabile: si tratta di un cittadino tunisino, classe 2005, soggetto già noto e con precedenti penali e di polizia, attualmente regolare sul territorio. L’uomo, stante i riscontri effettuati anche attraverso l’identificazione fotografica, è stato intanto denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni ma la sua posizione resta al vaglio dell’Autorità. Non è da escludere infatti, proprio come per tutti i soggetti ritenuti socialmente pericolosi, un inasprimento del provvedimento a suo carico.

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