Libero De Rienzo, l’attore trovato morto nel suo appartamento a Roma la sera del 14 luglio, è morto a causa di una dose letale di eroina. Il suo cuore si è fermato per un arresto cardiaco e l’esame tossicologico – assieme con l’autopsia – hanno confermato i sospetti di quella notte.
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La sera in cui fu scoperto il corpo senza vita di De Rienzo, in casa vennero rinvenute tracce di eroina: parliamo di una dose da 0,24 che però, per l’attore, è stata fatale. I sospetti iniziali sono stati purtroppo verificati con gli esami disposti sulla salma dalla Procura di Roma, intenzionata a vederci chiaro sulla faccenda.
Libero De Rienzo è morto per l’eroina: il pusher accusato per il decesso
A metterlo nero su bianco sono stati i medici del Policlinico Gemelli: “Si può affermare che il decesso è riconducibile ad un arresto cardio circolatorio conseguente a metaboliti da eroina con positività tossicologica anche di metaboliti da Trizolam e cocaina” si legge negli atti riportati da Repubblica. Per renderla più comprensibile: si può parlare di intossicazione acuta da eroina.
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A seguito della morte di Libero De Rienzo, pochi giorni dopo il suo decesso fu rintracciato e arrestato anche il pusher di origine gambiane. Mustafa L., di 31 anni, fu accusato e arrestato inizialmente di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Tuttavia, a seguito delle scoperte cliniche sul corpo dell’attore, adesso dovrà rispondere anche di un’altra accusa: “morte come conseguenza di altro reato“.
