Prima un rattoppo sulla buca, poi quel pezzo di asfalto saltato via qualche ora prima del passaggio con la moto di Leonardo Lamma, il 19enne che ad aprile scorso ha perso la vita in un terribile incidente stradale a Corso Francia, nei pressi di Ponte Milvio, dove sono state investite e uccise Gaia e Camilla. Ora, a distanza di mesi, i caschi bianchi hanno depositato un rapporto preliminare sull’incidente: per loro quel giorno, prima dello schianto, sulla ‘buca killer’ era saltata la toppa. Quella che era stata messa a una voragine il 27 marzo dopo la rottura di una tubatura di Acea.
Come è morto Leonardo Lamma a Corso Francia
Come spiega il Corriere della Sera, Leonardo Lamma sarebbe morto su quella buca, proprio lì dove poche ore dopo, come da programma, sarebbe stato rimosso il rattoppo per ripristinare il manto stradale. Ed è lì che il giovane, a bordo della sua moto da enduro, una Ktm Duke, avrebbe perso il controllo, andando a finire sul marciapiede di cemento armato che divide la carreggiata. Un impatto violento e fatale, che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
Nel rapporto, gli agenti della municipale hanno rilevato come il 19enne sia caduto a 43 metri di distanza da dove era stata sistemata la strada in modo provvisorio. Prima la rottura di una tubatura Acea, poi la voragine e quel rattoppo messo lì. Ora, però, resterà da chiarire la dinamica esatta perché tra il punto in cui Leonardo ha cominciato a perdere il controllo della moto e quello dove è caduto lo spazio sembrerebbe essere notevole.
Chi è nel mirino
Al momento nessuno è nel registro degli indagati, ma nel mirino della Procura ci sono i funzionari del dipartimento Simu (Sviluppo Infrastrutture e manutenzione urbana), quelli che avrebbero dovuto vigilare su Acea. E sui lavori per ‘sistemare’ la voragine. Ancora poco chiara, però, la dinamica dell’incidente. Quello che è certo è che la moto condotta da Leonardo veniva da Corso di Francia e procedeva in direzione Parioli, quando ad un certo punto il 19enne ha perso il controllo del mezzo a due ruote e si è schiantato prima contro un palo, poi è caduto a terra. La sfortuna ha voluto che Leonardo sia stato sbalzato dalla moto e che, nel cadere, il casco che indossava si sia rotto. Poi, la botta con l’asfalto ha fatto il resto. E per il giovane, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Le indagini
Inizialmente si pensava che lo scontro fosse avvenuto per causa di un’altra auto, poi si è appurato che si trattava di un incidente autonomo. Dovuto alla strada dissestata? A una distrazione? Alla velocità? Alla buca poi ricoperta? A quella toppa che è ‘saltata’? Restano le tante domande, i perché, i dubbi, le indagini che proseguono. E il dolore di una famiglia, che dal primo momento ha cercato testimoni, qualcuno che potesse dare informazioni e fornire una versione esatta sulla morte di Leonardo, il 19enne residente nel quartiere Labaro, morto in pochi e tragici istanti.
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