Roma. Un altro caso, questa volta risultato fatale per la povera vittima: una donna di 65 anni non ce l’ha fatta, è morta dopo il trasferimento d’urgenza nell’ospedale di Roma Umberto I. Solamente qualche giorno fa, la donna era stata ricoverata d’urgenza a Sulmona (L’Aquila) perché colpita da legionella. La gravità delle sue condizioni era apparsa così chiaramente sin dall’inizio ai medici che l’hanno osservata che poco dopo è stato richiesto il trasferimento d’urgenza in un’altra sede, quella del policlinico Umberto l di Roma. Purtroppo sono risultati vani tutti i tentativi di trarla in salvo. Nella serata di ieri la donna è deceduta. La vittima era di Sulmona, comune della provincia dell’Aquila in Abruzzo, e abitava all’interno di un condominio ”particolare” potremmo dire. Infatti, proprio nello stesso stabile pare che nei giorni scorsi sia emerso un altro caso di legionella: un’altra donna colpita, ricoverata nell’ospedale di Sulmona.
Due casi nello stesso condominio di Sulmona
La coincidenza rischia di passare inosservata, per questo l’Asl Avezzano Sulmona L’Aquila sta facedo eseguire controlli ed esami sulle tubazioni degli impianti del palazzo. Parallelamente, intanto, proseguono anche gli accertamenti per risalire alle cause all’origine dei due casi così vicini per tempo e spazio. Aggiungiamo, inoltre, che a quanto emerge dalle indiscrezioni sul caso, di recente la donna aveva anche contratto il Covid, fattore che secondo i medici può aver inciso sull’immediato aggravarsi del suo quadro clinico e, dunque, anche delle sue condizioni di salute.
Le informazioni dall’Ospedale
Le informazioni dall’ospedale fanno sapere che la donna era arrivata in pronto soccorso a Sulmona con una polmonite interstiziale bilaterale, questo prima del trasferimento d’urgenza a Roma. Ora, però, la sua morte lascia un vuoto incolmabile nella comunità, certo spaventata dai due casi: i suoi funerali si svolgeranno a Sulmona martedì 25 ottobre nella chiesa di Cristo Re.
‘Chiuso’ per legionella un Hotel di Pomezia: il Commissario firma l’ordinanza
La legionella: cos’è e quanto è pericolosa
Diciamo sin da subito che con il termine legionella si indica un genere di batteri gram-negativi aerobi. Il nome in questione fu dato per la prima volta durante l’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della ”American Legion” riuniti in un albergo di Philadelphia. In quel terribile estate furono almeno 34 i morti su oltre 220 contagiati dal batterio. Al tempo l’eziologia era ignota, e solamente dopo si scoprì che la malattia era stata causata da un batterio, denominato legionella, successivamente isolato nel gennaio dell’anno 1977. L’infezione causata da legionella generalmente può dare luogo a due distinti quadri clinici, che sono i seguenti:
- la febbre di Pontiac, una malattia acuta autolimitante che non interessa il polmone: dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore compaiono febbre, malessere generale, mialgia, cefalea ed a volte tosse e gola arrossata, che si risolve in 2-5 giorni.
- la malattia dei legionari legionellosi, cioè una forma di polmonite che si manifesta dopo un’incubazione di 2-10 giorni (in media 5-6 giorni).
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio che innescano l’infezione da legionellosi sono:
- patologie cronico-degenerative
- fumo
- immunodeficienza
- età avanzata
- sesso maschile