E’ arrivata poco fa la conferma e la notizia che tutti speravano di sentire: il Lazio resta in zona gialla. Niente fascia arancione per la Regione: è questa la decisione presa oggi dagli esperti della cabina di regia che hanno valutato l’indice Rt di ogni Regione/Provincia Autonoma.
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Lazio resta in zona gialla, arriva la conferma
Il Lazio resta in zona gialla con misure sì da rispettare, ma con degli allentamenti: bar e ristoranti possono aprire al pubblico fino alle 18 (resta in ogni caso il divieto di asporto per i bar e altri esercizi simili senza cucina dopo quell’ora) e gli spostamenti sono consentiti all’interno della propria Regione.
L’assessore D’Amato già nei giorni scorsi aveva spiegato che i casi, i ricoveri e le terapie intensive erano in calo ma l’Rt è in lieve aumento, sempre sotto l’1. Nella giornata di ieri, addirittura, nella Regione i ricoveri per la prima volta dal 31 ottobre erano tornati sotto quota 2 mila.
Ma c’è di più. Stando ai dati aggiornati al 18 febbraio, nel Lazio la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è sotto la soglia di rischio 25% (soglia rischio 30%). Lo stesso per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 30% (-2% rispetto a ieri) contro la soglia di rischio del 40%.
Italia divisa in zone “colorate”
In zona arancione da domenica: Abruzzo, Liguria, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise. Restano in fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto. Nessuna Regione in zona rossa (a parte alcuni territori dell’Umbria, Lazio e Provincia di Bolzano) e in zona bianca.