Poco più di 24 ore e si saprà quali Regioni (ancora una volta) dovranno cambiare colore e, di conseguenza, fascia di rischio. Si dovrà decidere tra l’arancione e rosso, perché per ora la zona gialla è stata “eliminata”, almeno fino a dopo Pasqua dove tutta l’Italia si tignerà di rosso.
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Roma e Lazio arancione o rosso da lunedì 29 marzo?
Il Lazio è in zona rossa da quasi due settimane, un balzo in avanti dal giallo con la Regione alle prese con attività ferme, scuole chiuse e spostamenti limitati. Se da una parte c’è ottimismo e fiducia per un allentamento delle misure già a partire dal prossimo lunedì 29 marzo, dall’altra tuona Antonio Magi (Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma) che in un’intervista all’agenzia Dire ha dichiarato che le terapie intensive e i ricoveri sono in aumento. Numeri che, secondo il medico, non dovrebbero consentire il passaggio del Lazio dalla zona rossa a quella arancione.
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La Regione Lazio con un indice Rt che si era attestato a 1,3 (la fascia rossa scatta con 1,25) era entrata di fatto in zona rossa. Ora, quello stesso parametro sembra essere in lieve calo: “Stimiamo RT in lieve calo intorno al valore 1, cauto ottimismo” – ha dichiarato ieri l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Sempre ieri, i casi sono aumentati così come i decessi, i ricoveri e le terapie intensive, ma basti pensare che giovedì scorso il numero dei positivi era ancora più alto: 1.963 a fronte dei 1.709 del bollettino del 24 marzo.
Ma se l’Rt è in lieve calo, è anche vero che, stando ai dati riportati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e aggiornati al 24 marzo, nel Lazio la percentuale di posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è al 37% (soglia di rischio 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 42% contro la soglia di rischio del 40%. Numeri che hanno superato la soglia di allerta. La Regione è così in bilico tra la fascia rossa e quella arancione, ma solo domani si avrà la certezza perché gli esperti di cabina di regia si riuniranno e valuteranno l’andamento dell’epidemia. In ogni caso, se il Lazio dovesse passare in zona arancione da lunedì 29 marzo si godrebbe pochi giorni di “aperture”, perché per Pasqua tutta l’Italia sarà in una sorta di lockdown.
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