Le hanno prima sparato in bocca con un’arma a piombini, poi – non contenti – l’hanno picchiata, presumibilmente prendendola a calci, oppure colpendola forte con le mani – lasciandola in fin di vita, per poi scappare indisturbati.
“Se qualcuno ha visto qualcosa, per favore parlate ve lo dico con il cuore in mano!”, chiede Francesca, la proprietaria di Mia, la gattina rossa di 4 anni che giovedì pomeriggio è stata brutalmente aggredita a Lavinio, in via Giovanni Basile.
Ad accorgersi dell’accaduto il marito della donna, al rientro dal lavoro.
“Erano le 18:30 e l’ha sentita piangere: era nascosta sotto una macchina, era sporca di sangue, aveva la bocca aperta, non riusciva a chiuderla, la lingua era di fuori. Mi ha chiamata, sono corsa anche io e immediatamente l’abbiamo portata al Centro Anteo ad Anzio, dove hanno scoperto che sopra al palato aveva un buco, provocato da un pallino sparato con una pistola a piombini. il colpo l’ha fatta cadere a terra e, una volta giù, è stata picchiata, a calci o a schiaffi pesanti Infatti ha anche riportato un trauma cranico. E’ stata ricoverata giovedì stesso, ma da ieri è in coma farmacologico perché ieri sera ha iniziato ad avere delle convulsioni, forse per il troppo dolore”.
Francesca è sconvolta, perché non sa se la gattina, che non ha mai dato fastidio a nessuno, si salverà. “Io vorrei sapere chi è la “bestia” che ha fatto questo. Stamattina sono andata a trovarla ed era ancora in coma: non sappiamo se si risveglierà o se morirà a causa delle ferite riportate”.
Adesso è importante rintracciare i colpevoli: chi ha compiuto tale atrocità potrebbe rifarlo, se restasse impunito. Purtroppo nella strada non ci sono telecamere di videosorveglianza, quindi l’unica speranza è che qualcuno – anche in forma anonima – dica se ha visto qualcosa di utile al riconoscimento degli autori della violenza.