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Latitante tradito dalla passione per il Napoli: beccato a Corfù alla festa dello scudetto

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Latitante tradito dalla passione per il calcio: in fuga da 11 anni non ha saputo resistere nel festeggiare lo scudetto del Napoli a Corfù

Una festa che gli è costata cara. Al centro della vicenda un latitante in fuga da 11 anni, scoperto ed arrestato mentre festeggiava lo scudetto del Napoli a Corfù. Il latitante, un 60enne, è ritenuto vicino al clan Contini, parte del cartello criminale denominato Alleanza di Secondigliano. A metterlo alle strette alcuni scatti finiti in rete e che non sono certamente passati inosservati. 

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Il latitante tradito dalla passione per il calcio  

L’uomo è riuscito a nascondersi per undici anni. Poi, a tradirlo la passione per il Napoli ed ora, dovrà scontare 14 anni di carcere. Il 60enne è considerato dai magistrati un colletto bianco vicino all’Alleanza di Secondigliano, personalità chiave per le operazioni dei clan ed inserito nella lista dei latitanti più pericolosi del ministero dell’Interno. Ad “incastrarlo” alcuni scatti finiti online sui social. Quando è stato individuato l’uomo si trovava a Corfù e non è riuscito a resistere nel festeggiare in compagnia lo scudetto della squadra partenopea, recandosi a vedere la partita in un ristorante, cappello azzurro e sciarpa di ordinanza al collo. Ora, quando gli scatti sono finiti nelle mani dei carabinieri quest’ultimi, dal canto loro, non hanno avuto dubbi e sono subito scattate le verifiche ed i pedinamenti, resi possibili grazie alla collaborazione della polizia greca che ha partecipato alle operazioni. 

Il malaffare 

Ora, secondo la condanna emessa in contumacia, l’uomo era a capo di un sistema dedito all’evasione fiscale, alla frode fiscale e alle truffe ai danni di fornitori per lo più esteri. In particolare, grazie ad un rete di prestanome nullatenenti e società fittizie, riusciva ad ottenere importanti forniture senza però offrire una sostanziale garanzia. Poi, una volta che le società fallivano i creditori restavano a bocca asciutta mentre la mente dell’associazione a delinquere ed i suoi complici si tenevano gli introiti. In attesa di essere estradato, l’uomo è in un carcere in Grecia. 

Foto: Gazzetta di Napoli 

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