Il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti “dove capita” sta assumendo proporzioni allarmanti. Sono sotto gli occhi di tutti – sottolinea il coordinatore della Lista Civica dei Borghi Vincenzo Valletta – i cumuli di rifiuti di ogni genere abbandonati sui cigli delle pubbliche vie e nei fossati lungo le strade di campagna che, se non tempestivamente rimossi, creano automaticamente delle discariche aperte al pubblico!
Bisogna installare al più presto sistemi di videosorveglianza ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003 – aggiunge Valletta – che consentono di individuare, sanzionare e denunciare nei casi più gravi, chi commette illeciti ambientali abbandonando rifiuti ingombranti o speciali sul territorio, creando un danno all’intera comunità. E’ ridicolo pensare che, dal 2 febbraio chi getta le ‘cicche’ per strada rischia di pagare da 30 a 300 euro così come prevede il ddl sulla Green economy pubblicato in Gazzetta ufficiale ed il Comune di Latina non applichi le sanzioni previste all’art. 255 del D. Lgs. 152/2006 (da 50 a 600 euro per le utenze domestiche e fino a oltre 20mila euro per le utenze non domestiche).
I sistemi di contrasto ai reati ambientali sono già stati adottati con successo da molti Comuni italiani – continua Valletta – non bisogna andare tanto lontano per verificare l’efficacia dello strumento. Basta vedere cosa stanno facendo i Comuni di Aprilia o di Pomezia dove, in quest’ultimo, da quando sono stati installati gli impianti di videosorveglianza, in soli cinque mesi sono stati identificate e multate 160 persone per un importo di circa 30 mila euro
I mancati controlli generano un altro fenomeno: si possono notare nei cumuli di rifiuti anche molti scarti di lavorazioni aziendali; scampoli di tessuti, barattoli di vernice vuoti, polistiroli, plastiche di ogni genere, componenti di auto ecc a dimostrazione che anche tra le aziende c’è qualche furbetto che conferisce rifiuti illecitamente evitando così di sostenere i costi di smaltimento altrimenti generati utilizzando i canali che la normativa impone.
Purtroppo anche tra la cittadinanza gli incivili non sono da meno: scarti di cibo, giocattoli rotti, materassi, elettrodomestici, mobilio ecc lasciati a terra da incivili cittadini che non utilizzano correttamente i contenitori della raccolta differenziata e non si recano presso le isole ecologiche per il conferimento gratuito.
Proprio quest’ultime sono al centro del dibattito in quanto l’indifferenza e la poca attenzione della passata amministrazione ha causato l’abbandono totale dell’impianto di Latina Scalo tramutandolo in una discarica nel bel mezzo di campi coltivati ad ortaggi. E’ di questi giorni la protesta dei cittadini di Chiesuola per la chiusura della locale isola ecologica su Via Congiunte Destre per dei banali lavori di manutenzione da effettuare. Speriamo che l’attuale amministrazione a guida prefettizia non sia insensibile anch’essa alla problematica – conclude Valletta – e si adoperi prontamente per riattivare un servizio che, grazie agli operatori della Latina Ambiente, ha funzionato in maniera eccellente fin dal 2008 (anno della sua messa in funzione) al 23 Dicembre 2015 data di chiusura dell’impianto.