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Latina, truffa con i bonus edilizi: sequestrato mezzo milione di euro di crediti d’imposta inesistenti

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I militari della Guardia di Finanza di Latina, a seguito di una complessa attività di polizia economia-finanziaria nell’ambito del contrasto all’utilizzo distorto delle misure agevolative introdotte dalla legislazione emergenziale, sotto forma di crediti d’imposta e di detrazioni fiscali cedibili a terzi, stanno dando esecuzione ad un sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, nei confronti di un imprenditore locale.

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La truffa dei crediti d’imposta inesistenti

L’attività in questione scaturisce dagli sviluppi di una verifica fiscale intrapresa dal Gruppo di Formia nei confronti di un’impresa edile locale e da cui sono emersi numerosi indici di rischio in relazione ai crediti d’imposta maturati a fronte degli interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico.

In particolare, dagli approfondimenti eseguiti, risulterebbe che la società verificata avrebbe dichiarato al Fisco la spettanza di circa € 560.392,00 di crediti d’imposta inesistenti, a fronte dell’esecuzione di lavori di riqualificazione e/o efficientamento energetico di fatto mai eseguiti, ovvero realizzati in minima parte, nonché privi della documentazione necessaria che consentisse l’effettiva maturazione dell’agevolazione fiscale.

Dal quadro indiziario ricostruito dalle Fiamme Gialle di Formia anche attraverso capillari accertamenti finanziari e bancari e l’invio di questionari ad hoc ai committenti, alcuni dei quali ignari di tutto e che hanno prontamente disconosciuto i lavori eseguiti dall’impresa, risulterebbe che quest’ultima avrebbe indebitamente beneficiato di un importo pari a circa € 450.000, quale somma effettivamente incassata a seguito della monetizzazione dei crediti ceduti.

Sequestrato un importo pari a 25mila euro

Motivo per cui, agli esiti dell’attività ispettiva, è stata avanzata alla competente Autorità Giudiziaria la proposta di applicazione di una misura cautelare reale al fine di aggredire l’illecito arricchimento conseguito dall’imprenditore, in ordine all’ipotesi di reato di cui all’art. 640 bis c.p. – Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

A tal fine, i Finanzieri hanno provveduto ad eseguire il decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, successivamente convalidato dal Gip del locale Tribunale, che consentiva di congelare, tra somme giacenti sui conti correnti ed un autoveicolo nella disponibilità dell’imprenditore, un ammontare, per il momento, pari a circa € 25.000.

Il presente comunicato viene diramato previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria e con l’avvertenza che i provvedimenti giudiziari sono stati emessi nell’ambito della fase delle indagini preliminari e che, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza.

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