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Latina, sparò e uccise il ladro in casa sua: avvocato condannato a 11 anni di carcere

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Pistola

La Corte di Cassazione ha confermato ieri sera la condanna dell’avvocato F.P. a 11 anni di carcere, per l’omicidio di Domenico Bardi, uno dei ladri che aveva irrotto nella casa dei suoi genitori a Latina nel 2017.

Condannato a 11 anni di carcere noto avvocato di Latina: uccise un ladro a colpi di pistola

Il legale, nel corso del processo di primo grado, aveva sostenuto di aver aperto il fuoco in legittima difesa, affermando di essere stato minacciato da Bardi, che impugnava una pistola. I giudici della Corte d’Assise d’Appello avevano però rigettato la tesi della legittima difesa, ritenendo che l’avvocato avesse esagerato nell’uso della forza. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado, ritenendola “valida e giustificata”. I giudici hanno sottolineato che il legale non aveva motivo di portare la pistola, regolarmente detenuta, nel giardino condominiale dove si erano verificati i fatti. Hanno inoltre evidenziato la distanza, l’elevata potenzialità dell’arma e la direzione dei colpi come elementi che avevano determinato l’effetto letale.

L’avvocato dovrà scontare la pena in carcere

L’avvocato dovrà ora scontare la sua pena in carcere. I fatti risalgono al 15 ottobre 2017. Il legale, rientrando a casa dei genitori, quella notte si era accorto che la porta d’ingresso era aperta. Aveva quindi deciso di controllare cosa stesse accadendo e aveva trovato Bardi e un complice, S.Q., mentre stavano caricando ruberie nella loro macchina. A questo punto, l’avocato ha estratto la pistola e sparato a Bardi, che stava scendendo da una scala a pioli. Il colpo l’ha raggiunto l’uomo alla testa, uccidendolo sul colpo. L’altro complice era riuscito a fuggire, venendo però arrestato poco dopo.

I processi a carico dell’avvocato di Latina

Il legale era stato arrestato e poi scarcerato su cauzione. Il processo di primo grado si era concluso con la condanna a 12 anni di carcere, ridotti a 11 anni in appello. La Cassazione ha confermato la pena di 11 anni, rendendola definitiva. I familiari di Domenico Bardi hanno accolto con soddisfazione la sentenza della Corte di Cassazione. “La giustizia ha fatto il suo corso”, ha dichiarato il fratello della vittima. “Siamo contenti che la pena sia stata confermata”.

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