Aveva chiesto ospitalità, non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata sequestrata e rinchiusa nell’area dell’ex fabbrica abbandonata ex Svar. È successo nella giornata di ieri a Latina, tra via Persicara e via Romagnoli. Erano da poco trascorse le 12 della giornata di festa, 25 aprile, quando la donna di origini armene è stata sequestrata. Per fortuna si è trattato di un sequestro lampo, grazie al provvidenziale e tempestivo intervento degli uomini della Polizia.
Le indagini hanno consentito di liberare la vittima e fermare l’aguzzino
Sono stati gli agenti della Squadra Volante insieme ai colleghi della Mobile e della Scientifica a rintracciare la vittima e a procedere al fermo del presunto autore. Si tratterebbe di un uomo di nazionalità marocchina che aveva acconsentito a ospitare la donna, che si sarebbe trovata, invece, a vivere un incubo, sequestrata e rinchiusa nell’ex fabbrica.
Lo straniero, individuato come il presunto autore del reato, è stato accompagnato in Questura per consentire agli inquirenti di svolgere le attività del caso, mentre la vittima è stata trasportata in ospedale in stato di choc. Per fortuna, però, a parte il grande spavento, non sono state riscontrate lesioni sul corpo della sfortunata protagonista della disavventura.
La questione dell’ex fabbrica dismessa… una ‘vecchia’ vicenda di degrado e abbandono
Sono anni ormai che l’ex Svar, la fabbrica dismessa situata a pochi passi dal centro della città, si trova in uno stato di abbandono e degrado. Da più parti sono arrivate sollecitazioni per bonificare l’area e metterla in sicurezza. Non solo esponenti politici, ma anche cittadini residenti stanchi di sentirsi minacciati da una situazione igienica sanitaria precaria hanno chiesto un intervento per restituire decoro alla zona. L’area sarebbe, infatti, diventata ricettacolo di rifiuti tra i quali scorrazzano i topi e, purtroppo, con il tempo sarebbero state allestite diverse baracche nelle quali trovano rifugio i senzatetto.