Cinque minorenni sono stati arrestati nella mattinata di oggi a Latina. Per loro è scattata l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. I cinque ragazzi sono gravemente indiziati dei reati di estorsione e lesioni aggravate.
Aggrediscono i proprietari dello stabilimento armati di bottiglie di vetro
I fatti risalgono al 24 giugno scorso, quando, presso lo stabilimento balneare Cancun a Lido di Latina, i cinque minorenni hanno picchiato i titolari dell’attività dopo essere stati scoperti a usufruire gratuitamente dei servizi dello stabilimento. Oltre all’aggressione di cui si sono resi responsabili, anche le minacce. I cinque hanno agito insieme ad altri due ragazzi, uno dei quali maggiorenne ed un altro minore infraquattordicenne e, pertanto, non imputabile.
Nello specifico, i ragazzi occuparono cinque ombrelloni senza pagare il relativo corrispettivo e, alle rimostranze del figlio del proprietario, lo hanno aggredito violentemente, accerchiandolo e colpendolo ripetutamente con calci e pugni. Dopo essersi allontanati per qualche istante, sono tornati armati di alcune bottiglie di vetro, colpendo alla testa il padre per poi scagliarsi nuovamente con calci e pugni contro il figlio, intervenuto in sua difesa.
Baby gang a Latina, la minaccia: “Apparteniamo a una nota famiglia”
Uno dei ragazzi, nel corso dell’aggressione ed alla presenza di numerosi clienti, rivendicò l’appartenenza ad una nota famiglia criminale della zona. Nell’allontanarsi velocemente a seguito dell’allerta lanciata al 112, quindi, il gruppo minacciò di tornare quella stessa notte per dare fuoco alla struttura.
Sin dai primi istanti successivi all’aggressione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno sviluppato una certosina attività di ricostruzione dell’intera vicenda, procedendo all’escussione delle vittime e di alcuni testimoni ed alla contestuale individuazione fotografica degli autori. Inoltre, l’acquisizione dei video registrati dalle telecamere di videosorveglianza dello stabilimento e di un filmato girato da un testimone con il proprio cellulare ha consentito di raccogliere ulteriori riscontri a quanto dichiarato da vittime e spettatori della vicenda.
Dal complesso dell’attività investigativa, inoltre, è emerso come uno dei cinque minori si sia reso responsabile di un ulteriore episodio di violenza, avvenuto la sera del 1° luglio presso lo stabilimento balneare Kusi; in quell’occasione, unitamente ad un maggiorenne, minacciò pesantemente un addetto alla sicurezza del locale che li aveva allontanati poiché stavano infastidendo alcuni avventori. Lo stesso maggiorenne indagato per l’aggressione ai titolari del Cancun, infine, è indiziato di essere uno degli autori di un’altra aggressione, commessa la sera del 14 luglio scorso nella zona dei pub.
Al termine degli atti di rito, i cinque ragazzi sono stati accompagnati presso alcune comunità di accoglienza site nelle province di Roma, Frosinone e Viterbo a disposizione dell’A.G. minorile.
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