Una studentessa di 16 anni che frequenta un istituto professionale nel sud della provincia di Latina ha denunciato di essere stata costretta dall’ex fidanzato ad avere rapporti sessuali in un compito in classe sulla vicenda di Giulia Cecchettin, massacrata dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, lo scorso 11 novembre. Andiamo a vedere insieme più nel dettaglio cosa è successo.
Come riporta l’edizione locale de “Il Messaggero”, la sedicenne ha messo la sua storia nero su bianco in un tema dove, parlando in terza persona, ha collegato il suo vissuto a quella di Giulia, rivelando le violenze e lo stalking subito.
Cosa è successo a Latina venerdì 2 febbraio 2024
I professori hanno immediatamente allarmato la preside che, a sua volta, ha convocato i genitori della ragazza e quelli del ragazzo, che frequenta la stessa scuola ma in una classe diversa, e una psicologa. È scattata la denuncia ai carabinieri e il giovane è adesso accusato di violenza sessuale e atti persecutori. Per il tribunale dei minori di Roma deve restare a casa e non può più frequentare la scuola. Ascoltato dal gip, si è difeso spiegando di non aver mai avuto rapporti non consenzienti e ha derubricato lo stalking in “gelosia”. Di tutt’altro avviso la procura dei minori che ha emesso la misura cautelare con l’accusa di atti persecutori e di violenza sessuale.
Le parole della rettrice in ricordo di Giulia Cecchettin
“Mai come in occasione del terribile femminicidio di Giulia il concetto di comunità si è fatto concreto, lo si poteva toccare con mano. L’ondata di apprensione prima, l’orrore e sdegno poi si riverberavano qui a Palazzo Bo, cuore del nostro Ateneo. Con grande pudore provo a chiedere a tutte e tutti di provare a regalare a Giulia un sorriso. Oggi consegniamo sua laurea ad affetti più cari. Oggi proviamo a festeggiare la laurea della nostra studentessa Giulia Cecchettin“. Lo ha detto la rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli all’avvio della cerimonia di conferimento della laurea alla memoria a Giulia Cecchettin.