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Latina, la truffa del ‘Superbonus’: ditta incassava soldi ma non eseguiva i lavori edilizi

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Latina

Dalle prime ore di oggi, mercoledì 29 novembre 2023, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure interdittive e reali emessa dal GIP presso il Tribunale di Cassino, nei confronti di un imprenditore minturnese.

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La truffa del ‘Superbonus 110%’ a Latina

L’indagine, condotta dai militari del Gruppo di Formia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha preso avvio da una serie di denunce prodotte da diversi proprietari di immobili del sud pontino che, dopo la sottoscrizione del contratto di appalto ed, in taluni casi, del versamento all’impresa esecutrice dei lavori, delle somme contrattualizzate, non vedevano realizzati, in tutto o in parte, gli interventi edilizi nell’ambito delle misure di sostegno all’economia, denominate “Superbonus 110%”, previste dal D.L. n. 34/2020 e relative a linee di finanziamento del P.N.R.R.

Dalle successive investigazioni, risulterebbe che la società, con sede a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, avrebbe dichiarato al Fisco la spettanza di circa € 153.000,00 di crediti d’imposta inesistenti, a fronte dell’esecuzione di lavori edilizi di fatto mai eseguiti, ovvero realizzati in minima parte, nonché privi della documentazione necessaria che consentisse l’effettiva maturazione dell’agevolazione fiscale.

La ricostruzione dei fatti

Pertanto, gli investigatori hanno avanzato alla competente Autorità Giudiziaria la proposta di applicazione di una misura cautelare reale al fine di aggredire l’illecito arricchimento conseguito dall’imprenditore.

Le condotte illecite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero state realizzate dalla società edile, almeno in un caso, anche con l’ausilio di un professionista della provincia di Caserta che ha asseverato, per accedere al beneficio fiscale, i lavori apponendo il relativo visto previsto dalla normativa di settore.

Il G.I.P. del Tribunale, condividendo la richiesta del P.M. della Procura di Cassino, ha emesso l’ordinanza interdittiva del divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per dodici mesi, a carico del rappresentante legale dell’impresa di S. Cosma e Damiano (LT), nonché il sequestro preventivo, sul proprio cassetto fiscale, dei crediti indebitamente maturati dalla stessa, pari alla somma di circa € 153.000,00. Il professionista asseveratore, invece, è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere di falsa asseverazione di lavori non eseguiti.

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