Una delle zone storiche di Latina
lasciata all’abbandono e alla piu’ totale incuria. E’ la
situazione in cui si trovano piazza Santa Maria Goretti e le
strade intorno. Non e’ una novita’ che questa parte del capoluogo
pontino si sia trasformata, negli ultimi anni, in un vero e
proprio teatro di spaccio e bivacco. Quel quartiere una volta
caro alle famiglie e ai pensionati, che si ritrovavano per
qualche chiacchiera, e’ solo un ricordo. Oggi il posto e’ una
zona ‘franca’ dove tutto e’ possibile, a poche centinaia di metri
dal palazzo del Comune e dalla Questura, a due passi dal
quadrilatero della movida denso di locali alla moda.
I
l Comitato dei residenti della zona, costituitosi dieci anni
fa, si sente “solo e inascoltato”, mentre spaccio e assunzione di
droghe sono diventate all’ordine del giorno. Un ultimo episodio
e’ quello denunciato da una residente del posto, che ha
assistito, e non era la prima volta, alla scena di un
tossicodipendente che si ‘bucava’, in un pomeriggio di sole, nel
parcheggio prossimo al parco di Santa Maria Goretti, nel piazzale
Carlo Ganelli, davanti al via vai di gente in cerca di un posto
auto. La siringa? Lanciata letteralmente in un cespuglio. A far
da cornice, cumuli di spazzatura dove si puo’ trovare di tutto,
dal materasso al divano o qualche abito usato che qualcuno non
vuole piu’.
Il senso di insicurezza e’ crescente, tanto che tre anni fa
la chiesa di Santa Maria Goretti, che per sua natura e’ luogo
d’inclusione e di valori quali la solidarieta’ verso gli ultimi,
e’ stata costretta a ‘difendersi’ da spacciatori e clochard che
usavano lo spazio antistante, con dei cancelli che oggi chiudono
secondo degli orari l’accesso all’area. Le telecamere montate
intorno al quadrato del parco? Spente da piu’ di un anno.
E mentre le istituzioni si rimbalzano le competenze, molti
cittadini cercano di rendere vivibile e decoroso questo scempio
nel cuore della citta’. C’e’ Carlo Tempera, che gia’ dal 2014
volontariamente si e’ occupato, grazie alla collaborazione di
altri residenti, della gestione del verde e che solo pochi giorni
fa insieme ad Alfio Giri ha sottoscritto con il Comune di Latina
un patto di collaborazione per curare le aree verdi, potare rami
bassi e raccogliere la carta e che prevede un rimborso a fine
anno delle spese sostenute. E poi c’e’ Vincenzo Falso,
proprietario del ristorante di carne davanti la piazza, che ha
pagato lui l’acquisto del nuovo motore e la relativa messa in
opera consentendo alla fontana di tornare a zampillare.
“Ma in questa lotta al degrado- concludono dal Comitato- non
possiamo essere lasciati soli, anche le istituzioni devono agire,
devono sporcarsi le mani come facciamo noi”.